Argegno, il sindaco affida l'appalto urgente e senza gara alla ditta indagata per il nuovo Lido

Questa storia tratta il tema dell'opportunità in politica. Riguarda un'inchiesta, un sindaco e un'impresa. Luogo di svolgimento dei fatti: Argegno.

Molti di voi ricorderanno che nell'estate del 2013 fece molto scalpore un'inchiesta della Procura di Como in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato sulla costruzione del nuovo Lido del paese, dopo che il precedente venne ridotto in briciole da un furioso incendio. Nell'ambito dell'indagine vennero indagati l'attuale consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Francesco Dotti, in qualità di sindaco del paese ai tempi dell'appalto e quindi committente, e i legali rappresentanti delle aziende (la Edil Strade Valtellina e la comasca Centre Point srl) che si aggiudicarono la gara e avviarono i lavori (il nuovo lido, al momento del sequestro giudiziario di un anno fa, era prossimo all'inaugurazione).
L'indagine - che punta ad appurare se nell'edificazione della struttura vennero commessi abusi edilizi e a vagliare ogni passaggio amministrativo dall'indizione della gara all'assegnazione dei lavori - è ancora in corso e non ha prodotto esiti in alcun modo definitivi. Ma qui, come si accennava, si inserisce il tema dell'opportunità di una specifica azione amministrativa.

Lo scorso 16 ottobre, infatti, l'attuale primo cittadino di Argegno e successore di Francesco Dotti, Roberto De Angeli, ha emanato un'ordinanza urgente per alcuni lavori di messa in sicurezza di via Cacciatori delle Alpi, potenzialmente a rischio cedimenti e quindi in situazione di pericolo per la pubblica incolumità. Quindi, con un incarico diretto giustificato tecnicamente dall'urgenza, il sindaco ha assegnato direttamente, cioè senza gara pubblica, un incarico da 34mila euro a un'impresa: la Centre Point srl i cui legali rappresentanti vennero indagati per l'inchiesta sui lavori del Lido. Atto legittimo, opinabile per una mera questione di opportunità.