mercoledì 1 ottobre 2014

La foto delle paratie in carne e ossa e le nuove barriere "a soffietto"


In alto vedete le paratie in carne e ossa: i dirigenti comunali Pietro Gilardoni (direttore lavori) e Antonio Ferro (responsabile del procedimento) oltre al sindaco Mario Lucini.
Il primo cittadino ha fatto il punto della situazione dopo la consegna della terza perizia di variante in Regione. "L'aumento dei costi a 33 milioni (32,9) - ha detto - deriva in gran parte dagli approfondimenti geologici e dagli adeguamenti antisismici per circa un milione. Poi vanno contati l'arredo urbano, le pavimentazioni e il telecontrollo del sistema idraulico oltre all'illuminazione della passeggiata. Il confronto per il rincaro va fatto tra i 15,7 iniziali e i 32,9 attuali".

Il sindaco ha anche rivelato di aver parlato oggi stesso con il governatore lombardo Roberto Maroni: "Un colloquio cordiale, mi ha confermato che sarà presto a Como".
Riguardo ai tempi (dopo la riconsegna al Comune da parte della Regione della perizia approvata entro metà novembre), il riavvio dei lavori, dopo un'ulteriore passaggio in una apposita Conferenza dei servizi, sarebbe possibile entro gennaio 2015. Solo se tutto filerà liscio.
Fine lavori, poi, in "2 anni e qualche mese". Ciò significa primavera 2017.

Sulle fasi: chiusura innanzitutto del lotto verso Sant'Agostino, poi lavori sulla scala che sta affondando sul lato verso i giardini e poi piazza Cavour.

Capitolo "cosa contiene il progetto". Ne ha parlato Lucini: "È stata definita una soluzione di difesa unitaria per tutti i lotti mentre prima l'idea era quella dei panconi manuali sui due lotti laterali e una soluzione diversa per piazza Cavour. Ora invece abbiamo trovato una soluzione che elimina le bitte ed elimina i problemi sulle fondazioni. Creeremo su tutto il lungolago dei vani interrati dove troveranno alloggiamento le bitte e i panconi in alluminio a soffietto, piegati in tre. In caso di esondazione, le bitte saranno sollevate manualmente (135 centimetri al massimo in piazza Cavour, ndr) e determineranno l'innalzamento dei panconi a 3 altezze differenti, a seconda del bisogno".

In pratica gli operai interverranno, apriranno il "cassonetto" ed estrarranno (a misure variabili) i panconi a soffietto fino all'altezza necessaria per formare la barriera contro il lago in uscita.

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