martedì 22 luglio 2014

Caro Bruno, quel bimbo che affoga tra i rifiuti in piazza Duomo è una vergogna. Devi intervenire


Caro Bruno Magatti,
lei sa benissimo quanto alta sia la mia stima umana e professionale nei suoi confronti. E sa anche, perchè ne abbiamo parlato molte volte, quanto io sia convinto che la "rivoluzione" della raccolta rifiuti a Como fosse necessaria e benvenuta. Sappiamo entrambi, infine, che i risultati complessivi della gestione da parte della società Aprica, soggetto vincitore dell'appalto comunale, sono sostanzialmente buoni, avendo già portato la quota di differenziazione dei rifiuti al 65% indicato dalla legge. Ma al di là di ogni ragione, di ogni argomemto tecnico, di qualsiasi motivazione pratica o politica, quello che Anna Veronelli propone con le foto della vergogna scattate ieri sera, che pubblico a corredo di questo scritto, chiedono una risposta.

Le immagini sono uno scempio, offendono una città civile quale è Como, rappresentano uno sfregio agli sforzi sinceri che molti cittadini e commercianti fanno per rispettare le norme e insultano il principale monumento sacro della città oltre che ogni forma di laico buonsenso.
Di fronte a un bambino che letteralmente annega nella spazzatura in piazza Duomo non esistono appigli materiali o cavilli contrattuali accettabili. Serve soltanto cambiare la situazione. Subito. Perchè, ne sono certo, quello spettacolo offende prima di tutto il suo lavoro e la sua sensibilità per il decoro urbano di una Como già troppo martoriata nelle sue bellezze. Ma quel che è del tutto inaccettabile è che quell'informe ammasso di cartoni, cassette e pattume soffoca l'orizzonte fisico, ma forse anche morale, di un bambino. E quindi, idealmente, il futuro di tutti noi.

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