La mostra "Ritratti di città" continua a essere una manna per un blogger sempre a caccia di curiosità. Oggi, infatti, un uccellino diverso da quello che mi ha raccontato il pasticcio comunale sul monumento di Libeskind per Expo (qui le cose scritte ieri, che oggi La Provincia approfondisce molto bene), mi ha inviato preziosi documenti per raccontarvi 3 cose: quanto intende investire per la pubblicità in 4 mesi Sae, la società privata che ha in affidamento dal Comune la gestione della mostra; e 2 retroscena assai gustosi del 2013, che vedono una bizzarra gara d'appalto vinta per 10 euro relativa al servizio bar e un documento riservato che certifica il flop dell'evento dedicato a Sant'Elia.
Partiamo dalla cifra messa sul piatto del Comune da Sae per promuovere la mostra. Come potete vedere nell'estratto del Piano finanziario qui sotto, si tratta di 100mila euro.
Sono pochi o tanti? In assoluto, dirlo è impossibile. Ma fare una valutazione relativa, invece, si può, magari tenendo come riferimento due aspetti: quanto si vuole davvero promuovere la mostra e quanto costa farlo. La prima domanda resta un sostanziale rebus, visto che di promozione realmente percepibile da parte di Sae, a oggi, si è colto davvero poco. Passiamo dunque alla seconda questione: 100mila euro sono pochi o tanti, quando si ha l'obiettivo di fare pubblicità su Corriere della Sera, Repubblica ecc? Faccio rispondere il listino prezzi 2014 di Rcs Pubblicità, la concessionaria per il quotidiano di via Solferino. Una pagina costa oltre 100mila euro, che in tempi di crisi verranno certamente molto scontati ma, di fatto, i fondi previsti da Sae basterebbero sì e no per 2-3 uscite in 130 giorni e oltre di mostra. Lascio a voi le ulteriori riflessioni del caso.
E veniamo ai retroscena di un anno fa, quando la mostra su Sant'Elia venne organizzata e anche gestita interamente dal Comune di Como. Il primo documento che vedete qui sotto riguarda la gara d'appalto per il servizio bar interno a Villa Olmo. Palazzo Cernezzi affidò la pratica a Csu (sede a Como in via Giulini 15). Ebbene, l'appalto se lo aggiudicò per soli 10 euro (base d'asta 20.000 euro, offerta vincente 20.010 euro) la Como Event srl, con sede in via Giulini 12. Insomma a 3 civici di distanza Csu trovò il barista perfetto e fortunato. Ah, peraltro, interessa sapere che anche quest'anno il servizio bar è stato affidato (in subappalto da Sae) a una società di via Giulini 12 che - magia!- si chiama "Houdinì"?
E chiudiamo con un altro documento simpatico di un anno fa. Di mezzo c'è sempre la società che gestiva (e gestisce) il bar nel parco di Villa Olmo. Chiedeva disperatamente al Comune di concedere una proroga per la permanenza in loco, anche a mostra finita, perchè i pochissimi visitatori per Sant'Elia avevamo costituito una sostanziale perdita (tutta da verificare, certo) per i conti del bar. Leggete il documento, che chiarisce tutto. Come finì, lo saprete già: il Comune disse no ma la magnanimità di Sae sta dando evidentemente l'occasione di rifarsi.
Nessun commento:
Posta un commento