Brutte notizie per il Comune in merito al gradimento della nuova Ztl tra i commercianti. Stamattina, infatti, Confcommercio ha diffuso i risultati del questionario distribuito tra gli associati per valutare l'impatto dell'allargamento della zona pedonale. Ebbene, il 32% degli intervistati dichiara un calo delle vendite pari al 30%, il 59% dice che i clienti si lamentano, il 20% ha ridotto il personale e per il 36% degli intervistati il flusso di clientela è diminuito del 30%.
Di seguito tutti i numeri, dal report ufficiale dell'associazione.
Di seguito tutti i numeri, dal report ufficiale dell'associazione.
"Come annunciato, Confcommercio Como ha valutato l’impatto economico dell’ampliamento
della Ztl e della sottrazione di parcheggi sugli esercizi commerciali del centro
storico, con un sondaggio condotto su un campione di 240 esercenti del centro
storico. Dopo mesi, spesi inutilmente a dialogare con il Comune di Como, per la
spinosa questione della Ztl, Confcommercio Como
ha deciso all’unanimità di
sostenere il ricorso al Tar, promosso dal Comitato “Como di Tutti” e ha
dato mandato per intervenire nella causa pendente agli avvocati Mario Lavatelli
e Vincenzo Latorraca. Il sondaggio ha avuto l’obbiettivo di calcolare effettivamente le perdite di
fatturato subite dagli associati e il calo occupazionale degli esercizi del
centro. La conseguente valutazione economica dell’impatto del provvedimento
andrà a supportare l’atto di intervento
che gli avvocati Mario Lavatelli e Vincenzo Latorraca depositeranno a breve per
conto di Confcommercio Como.
I risultati:
Le risposte sono pervenute per il 60% dal settore commercio,
20% bar e ristoranti, 9% ai servizi e 11% a varie categorie.
Nel settore commercio, il 45% delle imprese che ha
partecipato al sondaggio appartiene al settore abbigliamento, calzature e
pelletteria.
Il dato eclatante e che conferma quanto da tempo denunciato
da Confcommercio Como, è che il 32% degli intervistati dichiara di aver subito un
decremento delle vendite pari al 30% a causa dell’ampliamento della Ztl e della
sottrazione di parcheggi, mentre il 37%
degli esercenti lamenta un calo pari al 10%. Il 17% del campione afferma
addirittura di aver subito un calo che va oltre il 30%. E’ chiaro quindi che i
danni economici dei provvedimenti presi dall’Amministrazione comunale stanno
ricadendo interamente sulle attività commerciali del centro storico, che a gran
voce reclamano una diversa
organizzazione dei parcheggi e il loro imprescindibile aumento. Infatti
solo il 14% delle imprese comasche dice di non aver subito alcuna variazione
rispetto alla situazione precedente all’ampliamento della Ztl.
E ancora: il 20% degli intervistati ha dovuto ridurre il
personale dipendente di un’unità, mentre il 16% dichiara di aver effettuato una
riduzione delle ore lavorate dal personale (in media riduzione delle ore
lavorate pari al 21%). Sono dunque
evidenti le ricadute sul territorio , anche in termini di stabilità
occupazione. Se è vero che il 63% degli intervistati non ha effettuato
modifiche sull’organico, è altrettanto vero che la situazione potrebbe andare a
peggiorare con il passare del tempo, se non saranno ampliati i parcheggi per
permettere ai clienti di sostare nel centro storico. Altro dato significativo
attiene al traffico di clienti. Il
flusso di clientela, negli ultimi 4 mesi, ha subito un calo del 10% per il 38%
degli intervistati. Il 36% ha affermato che la diminuzione del traffico della
clientela è stato pari al 30%, un dato dunque importante se si considera che a
questo calo corrisponde un crescente aumento delle imposizioni fiscali e dei
costi di gestione delle attività commerciale. E il 14% denuncia addirittura un
crollo dei clienti pari al 50%. Altro nodo è lo spostamento del capolinea del
bus dai Portici Plinio a Piazza S.Agostino:
il 60% delle imprese sostiene che sussiste una situazione di disagio con il cambio avvenuto di recente,
contro il 40% che contrariamente dice di non patirlo.
E gli stessi clienti, secondo il sondaggio di Confcommercio
Como, si sono lamentati della
sottrazione di parcheggi in centro storico. Rispettivamente il 59% delle
imprese ha detto che più della metà dei propri clienti si è lamentata. Segue un
32% che indica lamentele di tono inferiore e solo il 4% degli intervistati
dichiara di non averne ricevute.
Infine uno sguardo al futuro. Le prospettive e i sentiment
degli associati non sono rosei. Il 37% delle imprese si aspetta un ulteriore
calo sul fatturato di oltre 30% nella stagione invernale (ottobre febbraio),
seguito da un 32% che prevede un calo tra il 20% e il 30%. Il 10% invece è
fiducioso nel futuro, in quanto attende provvedimenti dall’Amministrazione
comunale. E’ dunque evidente che le numerose proposte fatte da Confcommercio al
Comune di Como, hanno un fondamento concreto e partono dalla considerazione che
non si può non tenere conto di questi dati, anche in considerazione della
difficile congiuntura economica che tutti i comparti vivono".
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