l vantaggio del digitale sulla carta stampata è che puoi fare lo stesso i pipponi politici che interessano solo le conventicole di cronisti e partiti, ma le puoi condensare in molte meno righe. Allora, vi segnalo il prepotente ritorno in scena dell'ex consigliere regionale di Forza Italia, Gianluca Rinaldin, a dispetto della condanna a 2 anni e 9 mesi comminata dalla Corte d'Appello di Milano il 19 ottobre scorso per la vicenda "Lake Holidays".
Qualche segnale si era già avuto la scorsa primavera, prima delle elezioni europee, quando Rinaldin fece organizzare nel "suo" territorio d'elezione, una cascina di Uggiate Trevano (!), la maxi passerella finale per i candidati forzisti alle Europee (peraltro, riuscendo pure a far convergere misteriosamente metà partito sulla candidatura di Stefano Maullu, totalmente alieno al territorio lariano, poi non eletto e mal digerito dalla restante metà del partito comasco). Eppure Rinaldin, che si può peraltro considerare il vero padrino del balzo da Fratelli d'Italia a Forza Italia dell'attuale coordinatore provinciale del partito e consigliere regionale, Alessamdro Fermi, non si è fermato. E ora, dopo mesi di oblio, eccolo in splendida forma spiccare insieme all'euro parlamentare e soprattutto consigliere politico personale di Silvio Berlisconi, Giovanni Toti, in due recentissime occasioni (foto in alto, a una cena comasca dopo un convegno a Villa Gallia; seconda foto, ieri sera a una cena forzista con Toti protagonista).
Insomma, sarà magari anche un caso, ma vuoi vedere che alla fine Rinaldin punta ancora a riprendersi il partito comasco e soprattutto a tirare le fila di una lista provinciale per le prossime elezioni di Villa Saporiti (entro il 30 settembre), con cui tornare in pieno al centro della politica lariana? Io sono pronto a scommettere.
Il problema mai risolto della politica italiana è che i politici non muoiono mai, nemmeno quando finiscono sotto terra.
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