sabato 20 settembre 2014

Aumentano le tasse per i frontalieri comaschi


Forse già dal primo gennaio 2015 i frontalieri comaschi che lavorano in Svizzera pagheranno più tasse. 

Il Consiglio di Stato, infatti, ha recepito l'inizia dell'Udc, già approvata dal Gran Consiglio lo scorso 12 marzo, che chiedeva l'introduzione di un moltiplicatore comunale unico applicabile a tutti i contribuenti tassati alla fonte. Il moltiplicatore d'imposta attuale, per i frontalieri, è pari al 78% ed è conteggiato sulla base della media di Comuni ticinesi. Ora quella stessa percentuale aumenterà al 100%, così da portarlo - secondo la versione ufficiale fornita dal Consiglio di Stato - "più vicino al livello di imposizione nel luogo di residenza dei frontalieri, per concorrere a coprire i costi di infrastrutture che, si ricorda, rientrano nella definizione del ristorno all'Italia". 

In pratica, i frontalieri pagheranno più tasse per coprire l'utilizzo dei servizi ma - ecco il lato positivo - ai Comuni italiani di confine arriveranno più soldi (circa 7,8 milioni totali su un aumento delle entrate per la Svizzera calcolate in 20 milioni grazie al provvedimento). 
Ora il Gran Consiglio esaminerà i cambiamenti alla legge tributaria apportati dal Consiglio di Stato.



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