Presidente sì. Ma gratis.
Curioso destino quello di Licia Viganò, ex sindaco di area Ds del Comune di Orsenigo ma, per quanto attiene a questa vicenda, soprattutto dipendente di Palazzo Cernezzi (responsabile della Biblioteca) e contemporaneamente presidente nominato per conto del Cpt a presidente di Spt Holding. Trattasi della società della quale il Comune di Como è socio al 36,60% assieme a Provincia di Como (22,61%), Provincia di Lecco (12,23%) e appunto Cpt (28,56%) e che, a sua volta, detiene il 51% di Asf Autolinee.
Se non avete abbandonato la lettura fino a qui, ora arriva la notizia. L'11 agosto scorso, infatti, il Parlamento ha convertito in legge un decreto del 24 giugno precedente con cui viene istituito il divieto di cumulo di stipendi per chi è nello stesso tempo dipendente di un ente pubblico e presidente (o consigliere) in una società partecipata. E siccome, come abbiamo visto, Spt Holding è una società a intero capitale pubblico, la tagliola romana è implacabilmente scattata anche sui compensi di Licia Viganò. La quale dal 24 giugno scorso e fino alla scadenza del suo mandato nella società (primavera 2015) dovrà rinunciare al compenso annuo di 24mila euro lordi. E lavorare gratis. Grazie al governo amico, si fa per dire.
Qual è la logica? Al nuovo presidente si dovrà comunque pagare un'indennità. O no?
RispondiEliminaSi pagherà solo se non sarà un dipendente comunale o di altri enti pubblici.
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