Resine speciali, reti anti-crolli, iniezioni consolidanti. E, forse, il Tempio Voltiano potrà riaprire a breve anche al primo piano.
Parola dell'assessore alle Opere pubbliche di Palazzo Cernezzi, Daniela Gerosa, che ha fatto il punto sulla situazione del museo dopo il cedimento di parte dell'intonaco del soffitto, lo scorso luglio.
"Nessuno si è dimenticato del Tempio Voltiano - dice l'assessore - né della fontana di Camerlata e dell'asilo Sant'Elia. Ma abbiamo a che fare con interventi di restauro e di conservazione e bisogna procedere con tempi di osservazione e monitoraggio a volte anche molto lunghi".
Per quanto riguarda il Tempio Voltiano, la Gerosa ha spiegato che "la strada che vorremmo percorrere prevede iniezioni consolidanti con apposite resine su tutto il soffitto, controlli trimestrali per la verifica degli effetti e la posa di una rete a tutela di eventuali nuovi distacchi. Nel frattempo - ha aggiunto - considerato che l'intervento di monitoraggio durerà almeno un anno, potremo riaprire al pubblico il primo piano".
Di buono c'è che - come ha confermato anche il dirigente Antonio Ferro - non sono emersi problemi strutturali alla cupola e ai rosoni, sebbene la causa esatta dei distacchi di luglio non sia ancora chiara fino in fondo. Nel giro di un mese, però, i lavori di sistemazione dovrebbero e iniziare e forse per la fine dell'anno il Tempio potrebbe riaprire.
Per quanto riguarda la fontana di Camerlata - a secco e ammalorata in vari punti - non ci sono grandi novità in vista perchè, tra l'inedita tecnica costruttiva del monumento, i problemi economici del Comune dettati anche dal Patto di stabilità e la delicatezza dell'intervento, non esiste una data certa per un restauro. Meglio potrebbe andare all'asilo Sant'Elia, per cui la Gerosa afferma che "entro ottobre partiranno gli interventi sui gradini dell'ingresso e sul cancello, oltre a un monitoraggio su tutto l'edificio".
Ecco il monumento rispetto al quale quello di Libeskind sarà di altezza uguale (o superiore)... meditate.
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