La vicenda è stata rivelata dal protagonista, suo malgrado: Fabrizio Lambrughi, 39 anni di Monguzzo.
L'uomo ha raccontato - con tanto di prova documentale che vedete in alto - che l'Inps di Erba gli ha improvvisamente revocato l'assegno di invalidità già concesso tre anni fa, a dispetto del morbo di Parkinson che lo affligge. La motivazione: "Non permangono le condizioni che dettero luogo al riconoscimento".
Inevitabile lo sfogo, rabbioso e deluso di Lambrughi: "Un malato di Parkinson non può guarire, può soltanto peggiorare. Tre anni fa riuscivo a scrivere, tremavo a destra e mi hanno accettato la richiesta. Ora tremo a desta, non scrivo ed è stata bocciata. Vivo prendendo ogni 3 ore diverse pastiglie con effetti collaterali da paura. La mia vita è cambiata: sempre stanco, depressso, poca voglia di fare, anche le cose semplici diventano drammi".
Per ottenere l'assegno, Lambrughi si è anche sottoposto a una visita dal medico legale. E l'esito, secondo quanto riferisce l'uomo, sarebbe stato questo: "Decideremo in commissione se rinnovare perché lei non è amputato". Drammatica la considerazione finale di Fabrizio Lambrughi: "Mi vergogno di essere italiano":
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