Difficile capire con precisione se abbia vinto soprattutto il sentimento anti-italiano o se i nostri vicini di confine abbiano ragionato "semplicemente" sul dato economico.
Sta di di fatto che il Canton Ticino ieri ha sbattuto la porta in faccia allo stanziamento di 3,5 milioni di franchi (2,9 milioni di euro) previsto dalla maggioranza del governo per sostenere l'iniziativa milanese. La maggioranza dei no è arrivata al 54,51% e questo determinerà una riduzione dei fondi governativi per la partecipazione ticinese all'evento della prossima primavera. Naturalmente la Svizzera sarà comunque presente nel proprio padiglione per i 6 mesi di Expo ma ora il finanziamento ticinese sarà ridotto a circa 1,5 milioni di franchi, peraltro in grandissima parte provenienti da associazioni economiche private.
La consultazione referendaria era stata promossa dalla Lega dei Ticinesi, che aveva raccolto oltre 13mile firme per portare gli abitanti del Cantone alle urne e dire no all'esposizione universale in casa "Fallitalia".
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