Se cercate lavoro a Expo, vi piace la Svizzera, siete ottimi organizzatori, non vi urta lavorare anche nei fine settimana, non vi indispone uno stipendio totale (rimborsi spese compresi) di 2.700 franchi lordi e fate spallucce di fronte all'accusa di essere affamatori del popolo elvetico abituato a ben altri compensi, allora continuate a leggere.
Il Padiglione Svizzero che sarà presente all'esposizione universale milanese l'anno prossimo, infatti, ha appena pubblicato l'annuncio ufficiale di ricerca del personale rivolto naturalmente anche agli italiani (questo è il link dove c'è tutto). Per molti comaschi in cerca di lavoro - o comunque di un'esperienza importante anche se limitata a qualche mese - potrebbe essere davvero un'occasione unica.
C'è solo un però: l'indignazione della Lega dei Ticinesi per quella che sostanzialmente viene ritenuta un'elemosina ai "poveri" italiani, sottopagati a danno delle potenziali assunzioni svizzere (oltre a quelli da 2.700 franchi sono in lizza anche posti da 1.600).
In questo senso si spiega l'interrogazione presentata oggi al Consiglio Federale dal deputato leghista Lorenzo Quadri per sapere se le proposte de Padiglione Svizzero "siano appetibili per i candidati elvetici", "in base a quali parametri sono stati fissati i salari e le condizioni indicati", "quali misure verranno prese per promuovere l'occupazione dei candidati elvetici" e se "il Consiglio Federale ritiene che l'eventualità di un padiglione elvetico gestito - in particolare per quel che riguarda l'accoglienza - da un numero elevato di dipendenti italiani gioverebbe alla promozione della Svizzera a Expo". Sottile ma velenosissimo, quest'ultimo passaggio che - tradotto - mi pare dica: mettere quei poveracci degli italiani nel Padiglione Svizzero ad accogliere i visitatori rischia di sfregiare l'immacolata immagine della Confederazione.
In questo senso si spiega l'interrogazione presentata oggi al Consiglio Federale dal deputato leghista Lorenzo Quadri per sapere se le proposte de Padiglione Svizzero "siano appetibili per i candidati elvetici", "in base a quali parametri sono stati fissati i salari e le condizioni indicati", "quali misure verranno prese per promuovere l'occupazione dei candidati elvetici" e se "il Consiglio Federale ritiene che l'eventualità di un padiglione elvetico gestito - in particolare per quel che riguarda l'accoglienza - da un numero elevato di dipendenti italiani gioverebbe alla promozione della Svizzera a Expo". Sottile ma velenosissimo, quest'ultimo passaggio che - tradotto - mi pare dica: mettere quei poveracci degli italiani nel Padiglione Svizzero ad accogliere i visitatori rischia di sfregiare l'immacolata immagine della Confederazione.
Eppure, se di queste considerazioni vi interessa poco (e non volete farvi la scorpacciata di insulti nei commenti della pagina Facebook dello stesso Quadri che ho linkato sopra) forse vale la pena tentare e fregarsene.
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