Questo è davvero un pasticcio.
Molti di voi conosceranno bene la società partecipata dal Comune di Como al 75% chiamata Csu (Como Servizi Urbani). Gestisce moltissime cose: dai parcheggi blu agli autosili, dal Porto Marina (per i cui ormeggi è stato appena fatto il bando pubblico di assegnazione) passando per cimiteri comunali e impianti sportivi. La cosa noiosa che comprensibilmente non saprete è che per statuto il consiglio di amministrazione della società deve essere necessariamente composto da 3 membri per poter operare con pieni poteri e produrre atti pienamente legittimi. Ecco, questo non sta accadendo da 3 mesi.
Nello scorso mese di giugno, infatti, si è dimessa Marina Ceresa, dirigente comunale che faceva parte del cda ora composto soltanto dal presidente Mariano Montini (nella foto sfocata in alto) e da un altro dirigente di Palazzo Cernezzi, Giovanni Fazio. Questo significa che da 3 mesi, potenzialmente, ogni atto prodotto dal consiglio di amministrazione ridotto a 2 componenti non è legittimo ed è passibile di ricorso legale (quasi certamente vincente). Una situazione assurda, che di fatta immobilizza la società e la sua attività.
La nomina sostitutiva di Marina Ceresa spetta al Comune di Como che del tutto inspiegabilmente da tre mesi a questa parte non procede. Che sia ora di rimettere a norma di legge una tra le più delicate società partecipate di Como?
Peccato, perché i suoi dipendenti sono molto efficienti e disponibili, a differenza di quelli comunali (municipali).
RispondiEliminaNon si preoccupi il problema è risolvibile e la cortesia rimarrà. Basta che il Comune agisca. A presto.
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