Al gotha degli architetti comaschi assolutamente contrari all'installazione di una maxi-opera di Daniel Libeskind sulla diga foranea, risponde il neonato Comitato a favore. E tutto, naturalmente, si svolge al di fuori del mutismo della politica cittadina (non esiste, a oggi, un pensiero pubblico che sia uno su un tema così simbolico ed affascinante) e anima il dibattito civico e civile.
A dare vita al Comitato - avrete già intuito - è stato il giovane architetto comasco Michele Bollini (su ispirazione del commercialista comasco Gianfranco Melli), della cui posizione "contro l'immobilismo dell'intellighenzia" avevo dato conto nell'articolo intitolato "Il Corriere della Sera, Libeskind e il giovane architetto", nel quale è contenuto anche il link alla prima presa di posizione dei 10 firmatari contrari all'installazione di un mega monumento davanti alla città.
Al di là delle legittime idee, c'è vita in città. Bene, partecipate al dibattito se potete. Anche se dell'opera non si sa nulla: schierare prima i principi sarà comunque utile dopo, quando il progetto sarà svelato. E, in un campo come nell'altro, si potrà persino cambiare idea.
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