In principio, fu il capogruppo della lista "Per Como", Mario Molteni. Poi è stato Vittorio Sgarbi. Ora - con un burrascoso intermezzo Pd che ha recentemente chiesto un passo indietro dell'assessore Luigi Cavadini - è di nuovo Mario Molteni a rilanciare l'eresia.
Che poi sarebbe questa: convincere l'attuale assessore alla Cultura e il suo predecessore, Sergio Gaddi, a unire le forze per una (o meglio due) grandi mostre (ben promosse e valorizzate) in vista di Expo 2015.
Lo stesso Molteni aveva lanciato la proposta a fine luglio. Ma vuoi per il clima pre-vacanziero, vuoi perché da allora a oggi il dibattito sul futuro della cultura a Como si è improvvisamente incendiato, ora il capogruppo di "Per Como" ci riprova. Forte, anche, della freschissima uscita del critico d'arte Vittorio Sgarbi, che 4 giorni fa, uscendo dalla visita a "Ritratti di città" e parlando a questo blog, si è espresso così: "La mostra mi sembra molto ben fatta, anche se con un titolo deviante e distraente. Sarebbe quindi una buona cosa che Cavadini prendesse come consulente per marketing e promozione Gaddi (che peraltro riveste questo ruolo a livello nazionale per Forza Italia, ndr), il quale avrebbe certamente fatto quella mostra evitando il disinteresse che crea il titolo". Infine, Sgarbi ha ipotizzato un grande evento 2015 "con Mondrian e gli astrattisti comaschi, a partire da Mario Radice e Manlio Rho". Sede inevitabile per tutto, Villa Olmo
Ecco, quindi, che oggi torna alla carica anche Mario Molteni. Suggerendo, peraltro, che non per forza i due primattori degli eventi d'arte in città debbano lavorare allo stesso progetto. Ma, anzi - forse con beneficio collettivo e rispettivo - i due potrebbero trovare un'intesa su una mostra "estiva", sul modello di "Ritratti di città" da fine giugno a novembre, e un'altra "primaverile", sul modello degli grandiosi eventi organizzati da Gaddi negli anni scorsi, da marzo a luglio.
"Ribadiamo la nostra proposta - rilancia oggi Molteni - Non è possibile, per il bene di Como, lavorare tutti insieme, tralasciando per una volta antipatie, ruggini e contrapposizioni di partito, nella massima chiarezza e trasparenza degli accordi? Expo 2015 è alle porte, per organizzare una o due mostre e fare un marketing comunicativo adeguato ci vogliono mesi, non perdiamo tempo. Portiamo a Como il maggior numero di visitatori e di turisti".
Un'eresia, come si diceva. Ma pensateci: Villa Olmo sede di due grandi mostre di respiro internazionale, da marzo a ottobre, nell'anno di Expo. Como vera capitale culturale lombarda nell'anno dell'esposizione universale. Un patto artistico oltre steccati e schieramenti. Non sarebbe meraviglioso?
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