lunedì 15 settembre 2014

La politica si muove: chiesta una commissione straordinaria sul caso Libeskind


La politica cittadina muove i primi passi per discutere del caso del momento: la probabile installazione di una maxi opera dell'architetto di fama mondiale Daniel Libeskind sulla diga foranea di Como (l'opera verrebbe donata al Comune dagli "Amici di Como").

Il consigliere di opposizione Marco Butti (Fdi) ha appena presentato una formale richiesta a Palazzo Cernezzi per una riunione congiunta delle Commissioni Urbanistica (presieduta da Andrée Cesareo del Pd) e Turismo (presieduta da Italo Nessi di Como Civica). L'approccio del consigliere va al di là del dibattito architettonico che proprio in questo spazio sta prendendo piede (qui trovate tutto). L'obiettivo è, piuttosto, "favorire il massimo coinvolgimento di tutti i consiglieri, al fine di comprendere al meglio le ripercussioni che quest'opera potrà avere sia sul versante urbanistico/paesaggistico, sia su quello turistico/culturale", "evitando che tutto passi sopra le nostre teste". Il tutto, magari, con il coinvolgimento degli stessi "Amici di Como" promotori dell'iniziativa.

Immagino che l'eventuale convocazione non possa avvenire prima della presentazione del progetto, annunciata entro 10-15 giorni al massimo. Immagino anche, però, che una città intera - che si sia alla vigilia di una nuovo monumento-meraviglia, o che si stia correndo il rischio di uno scempio - una volta avute le informazioni necessarie sull'opera in sé, sarebbe lieta di assistere a un confronto aperto e istituzionale su un tema comunque così delicato.


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