martedì 26 agosto 2014

De Santis dice sì a De Santis: 300mila euro per stare 6 mesi a Expo in 40 metri quadri (con ristorante vip)


Alla fine, il presidente della Camera di Commercio di Como, Paolo De Santis, ha detto sì - in una settimana netta, tra il 17 e il 24 luglio scorsi - al presidente della società Sviluppo Como, che è sempre Paolo De Santis. E ha staccato un assegno - circolare, nel senso di moto che ritorna sempre al punto di partenza - di 300mila euro.

In ballo c'era la partecipazione, in qualche modo, di Como e del suo mondo economico, a Expo 2015. Un'esigenza diventata particolarmente pressante dopo il naufragio dell'ipotesi che le 3 Camere di Commercio di Como, Lecco e Sondrio mettessero assieme un milione di euro e affittassero un stand di 70 metri quadrati per 6 mesi nell'area dell'Esposizione universale. 
Come essere comunque presenti a Milano, dunque? Come si accennava, il 24 luglio scorso è stata trovata la chiave di Volta. Alla sede dell'ente camerale di Como è infatti arrivata una lettera di Sviluppo Como, la società di marketing territoriale già controllata dalla stessa Camera di Commercio per il 50%. In quella missiva, il presidente di Sviluppo Como, Paolo De Santis, chiedeva al presidente della Camera di Commercio, Paolo De Santis, un finanziamento di 300 mila euro per: affittare 40 metri quadri " di rappresentanza" al primo piano del Padiglione Italia per 6 mesi; utilizzare per la settimana tra il 28 agosto e il 3 settembre 2015 un generico spazio al piano terra dello stesso edificio; e - testuale - per la fruizione di "una mezza giornata di protagonismo" con utilizzo di Auditorium, della Sala Alta Delegazione, del Palco Live e - direi soprattutto - del Ristorante Vip. Ripeto: per mezza giornata. Costo del pacchetto: 300mila euro.


Alla fine, il 24 luglio scorso, con il consenso unanime della giunta camerale, Paolo De Santis (presidente della Camera di Commercio) ha detto sì al finanziamento per Paolo De Santis (presidente di Sviluppo Como, di cui la Camera di Commercio ha il 50%). 
E vissero tutti felici e contenti (a dispetto del fatto che nei documenti ufficiali pare che più di un esponente della giunta di via Parini abbia ritenuto eccessiva la cifra per il "protagonismo" e le tartine vip).

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