venerdì 15 agosto 2014

I soci iraniani, Stefano Bruni e la nota furente del Bologna Calcio


Il Ferragosto, capirete, non aiuta per capire meglio la notizia del giorno ossia la partecipazione dell'ex sindaco di Como, Stefano Bruni, alla cordata di imprenditori che starebbe tentando di comprare il Bologna Calcio (stamattina ne ho scritto in questo post).
Contattato in più modi, attendo con fiducia un cenno dall'ex primo cittadino. Nel frattempo, però, i colleghi del Corriere della Sera di Bologna mi hanno segnalato un articolo apparso sul quotidiano il 10 luglio scorso, dove vengono elencati meglio i possibili nomi della cordata e il ruolo dello stesso Bruni (per leggerlo, cliccate qui).
Devo inoltre segnalare che proprio ieri sera la stessa società è intervenuta con una nota ufficiale e durissima sulla vicenda, che non sembra al momento spianate la strada alla concretizzazione dell'affare e alla eventuale nomina dell'ex sindaco di Como a presidente. Ve la allego integralmente.



> 14/08/2014 - ore 18:36
NOTA DELL’AVV. GRASSANI
In relazione alla conferenza stampa tenuta oggi dal Sig. Piero Montaquila, relativa all’acquisizione delle azioni del Bologna F.C. 1909 S.p.a., l’Avv. Mattia Grassani osserva quanto segue.
Verso la fine del mese di giugno 2014 l’Avv. Grassani, in ossequio al mandato conferitogli dal Bologna per la gestione delle trattative riguardanti la cessione del pacchetto azionario di maggioranza del Club, ha ricevuto presso il suo Studio un gruppo di persone facenti capo al Sig. Piero Montaquila.
In detta occasione, gli imprenditori che si sono presentati all’Avv. Grassani sono stati Paolo Di Stanislao, ex Presidente dell’S.S. Lanciano Calcio S.r.l. e dell’A.S. Casale Calcio S.r.l., e Said Ansary Firouz, portavoce di Shahrdad Golban, anglo-iraniano, coinvolto nel 2009 nel trasferimento delle quote dell’S.S.C. Venezia S.r.l., conclusosi con il fallimento della società lagunare.
Nel corso del suddetto confronto, i predetti furono informati dall’Avv. Grassani delle condizioni economico-finanziarie del Bologna F.C. 1909 S.p.a. e delle modalità precedentemente stabilite dalla proprietà per l’effettuazione di adeguata due diligence e per la presentazione di eventuali offerte per l’acquisizione delle azioni della società calcistica.
Concluso tale incontro, a tutt’oggi non è stata comunicata né all’Avv. Grassani né alla proprietà alcuna accettazione del prezzo di trasferimento delle azioni richiesto (e non certo di una “buonuscita” per il Presidente Guaraldi), nemmeno sotto forma di controproposta, così come nessuna fidejussione è stata predisposta dal gruppo interessato all’acquisto del Club.
All’inizio di luglio 2014, l’Avv. Grassani è stato raggiunto da una telefonata del Sig. Paolo di Stanislao, con il quale si accompagnava il Sig. Piero Montaquila, nel corso della quale l’ex Presidente di Lanciano e Casale confermava la solidità finanziaria del Sig. Shahrdad Golban e del gruppo interessato all’operazione, e dichiarava che avrebbe fatto pervenire idonea documentazione presso lo Studio del legale bolognese.
Nei giorni successivi è stato effettivamente recapitato preso lo studio dell’Avv. Grassani un plico contenente documenti, differenti però da quelli richiesti e non idonei a soddisfare i requisiti stabiliti. Tali documenti sono stati comunque immediatamente trasmessi alla società rossoblù.
Ad oggi, né il Sig. Golban, né altri interlocutori hanno adempiuto alle condizioni poste dal Bologna. In ogni caso nessuna delle condizioni alla base della trattativa, tra cui la conoscenza della società o delle persone intenzionate all’acquisto del BFC, così come la dimostrazione delle effettive partecipazioni azionarie e la messa a disposizione dei bilanci dell’ultimo biennio, sono stati portati a conoscenza dell’Avv. Mattia Grassani o del Club rossoblù.
Va da sé che gli innominati “imprenditori romani” che avrebbero conferito mandato al Sig. Montaquila sono, allo stato, sconosciuti, perché mai individuati e presentati all’Avv. Grassani o alla proprietà del Club, se si eccettuano i Sigg.ri Paolo Di Stanislao e Shahrdad Golban, mentre la notizia che sarebbero “pronti” e “depositati presso un istituto di credito bolognese” circa 15 milioni di euro, è informazione che si apprende soltanto oggi, mai comunicata prima dai soggetti interessati.
Conseguentemente, qualsivoglia manifestazione di interesse, posta in essere senza il rispetto delle descritte, essenziali, condizioni, non è stata né può essere presa in considerazione, perché carente dei requisiti minimi stabiliti dalla proprietà a tutela della serietà di ogni trattativa, risultando del tutto prive di fondamento le affermazioni rese dal Sig. Montaquila circa presunti “ostacoli” o “difficoltà” che sarebbero stati opposti dal Bologna F.C. 1909 S.p.a. nella presente vicenda ai proponenti l’acquisto.
In ordine alle non veritiere, parziali, distorte e decettive dichiarazioni rese dal Sig. Montaquila, infine, l’Avv. Mattia Grassani, la Società e il Sig. Albano Guaraldi procederanno alla tutela delle proprie ragioni in sede penale e civile, chiedendo che i responsabili vengano condannati alle pene di legge e al risarcimento del danno che sarà accertato dall’Autorità Giudiziaria.  

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