domenica 17 agosto 2014

Ferragosto, in mille al Tempio Voltiano. Incasso: 6 euro. Riflessioni su un'assurdità sottovalutata


Come probabilmente già accaduto in passato, il comunicato stampa del Comune di Como diffuso il 14 agosto è passato pressoché inosservato su un punto. Che, invece, nascondeva un'assurdità. Anzi, quella stessa autentica assurdità è stata celebrata, anche dal sottoscritto, con una certa soddisfazione.

Trattasi dell'annuncio sull'apertura straordinaria dei Musei Civici di Como per la giornata di Ferragosto. E fin qui, passi. L'assurdità stava nell'aggiunta: l'ingresso gratuito. Giusto? No, assurdo, appunto. 

La rivelazione mi è giunta spulciando gli ingressi al Tempio Voltiano. Hanno varcato l'ingresso, gratuitamente, 915 persone (tralascio il difficile confronto con le 274 viste, ma a pagamento, alla mostra di Villa Olmo). Bene, quasi un migliaio di persone hanno lasciato nelle casse del mausoleo Voltiano la ridicola miseria di 6 euro. Merito di un turista inglese che ha acquistato una guida. Basta. Stop. Ovvio, si obietterà, l'ingresso era gratis. Esatto. Sicuramente se i visitatori avessero dovuto pagare il biglietto di 2 euro (dimezzato a causa della parziale inagibilità del primo piano dopo i cedimenti di luglio) sarebbero stati molti meno. Ma proprio qui sta la follia su cui invito il Comune a riflettere.

Che senso ha aprire il Tempio gratuitamente a Ferragosto, quando comunque è atteso un discreto pubblico? A cosa serve rinunciare a un incasso un pò superiore alla norma in una delle poche occasioni che potrebbe portare nelle casse municipali qualche spicciolo in più, magari da reinvestire in cultura? E non si dica che un migliaio di euro (calcolando non 915 visitatori ma la metà) non servirebbe a nulla, dato che la copertura annuale dei costi per la voce comunale "cultura" per anni non è arrivata nemmeno al 10%, una vera tragedia. 
E allora, per concludere, non avrebbe più senso tenere effettivamente aperti Tempio Voltiano e altri Musei Civici a Ferragosto facendo pagare il biglietto regolare piuttosto che puntare soltanto a fare qualche numero di visite in più? E perché non pensare a qualche mercoledì di novembre o febbraio gratuito per fare un'opera di pura promozione culturale? Domande forse oziose in questa domenica agostana. Ma se a Milano a Ferragosto il biglietto nelle strutture comunali si pagava un motivo ci sarà.

Nessun commento:

Posta un commento