sabato 30 agosto 2014

Il renziano Alberto Gaffuri (36 anni, sindaco senza tessera) punta a Villa Saporiti: "Chi ci sta?"


C'è la prima candidatura "ufficiale" a presidente della Provincia di Como (sindaci e assessori dei Comuni lariani voteranno anche per il nuovo consiglio il 12 ottobre prossimo).

L'ha annunciata con un tweet del 28 agosto alle 18 lo stesso interessato, cioè il sindaco di Albese con Cassano, Alberto Gaffuri. Trentasei anni, renziano doc sebbene senza tessera Pd in tasca, Gaffuri ha "cinguettato" un messaggio inequivocabile dopo alcuni articoli giornalistici che parlavano di un potenziale duello in casa Pd tra lui stesso e il sindaco di Olgiate Comasco, Maria Rita Livio. Il tweet, che vedete in alto, dice testualmente così: "#comoguardavanti quando allarga gli orizzonti e non li restringe. Chi ci sta?".

Un messaggio che apparentemente potrebbe sembrare neutro (e che può darsi sia soggetto ai "ridimensionamenti" di contenuto tipici di queste fasi pre-elettorali) ma che in realtà rilancia la volontà del giovane sindaco di Albese (amatissimo nel suo Comune) di allargare ben oltre le sigle di partito la potenziale lista da presentare per le elezioni provinciali. Non si contano, d'altronde, i sindaci vicini al centrosinistra ma sostanzialmente autonomi dalla logiche tipiche di partito, che sostengono apertamente, sebbene finora silenziosamente, la candidatura di Alberto Gaffuri a successori di Leonardo Carioni. 
Altro indizio - ma forse sarebbe meglio dire prova - è il commento di un altro renziano doc del Pd comasco (questa volta con tessera e ruolo nella segreteria provinciale) rispetto al "Chi ci sta?" lanciato dal primo cittadino di Albese. Si tratta di Marcello Molteni, il quale ha così sottolineato la posizione di Gaffuri su Facebook (foto sotto).

A questo punto, in casa Pd - ma più in generale nell'area politica in questione - resta da capire se e quando la segreteria provinciale del partito, guidata da Savina Marelli, profferirà parola su un voto distante poco più di 40 giorni. Una formalità, a dire il vero, visto che Maria Rita Livio (che gode di simpatie soprattutto nella parte territorialmente a lei vicina e nella vecchia guardia dei dem) sembra ormai staccata nella corsa a Villa Saporiti. E se poi conta qualcosa il fatto che il potentissimo segretario regionale Alessandro Alfieri ha già espresso l'appoggio a Gaffuri, il gioco è fatto. 
E l'ala ex Ds del partito, rosica. Che è già qualcosa rispetto al nulla che si respira nel centrodestra.

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