Nonostante sia agosto, anzi, nonostante si sia addirittura alla vigilia di Ferragosto, nell'anno del Signore 2014 trovo questa vicenda paradossale.
Apprendo oggi che, a causa di due fulmini piovuti dal cielo in questa estate che non c'è, dallo scorso 2 agosto il Comune di Como non può rilasciare i nuovi Pin per la carta sconto benzina. La causa starebbe nei danni al sistema informatico dell'amministrazione.
Non morirà nessuno, non è uno scandalo mondiale. E' una piccola cosa, ma che - senza voler addossare colpe particolari al Comune vittima delle saette agostane - restituisce l'idea di un'Italia, di un "sistema Italia", che per un mese intero va in vacanza, chiude i battenti, calca soltanto le battigie. Il che ha nulla di male in sé - tutti hanno diritto di fare le vacanze e rilassarsi, dai tecnici comunali alle ditte che eseguono le riparazioni dei sistemi web.
Ma il fatto che per 20 giorni e oltre (Palazzo Cernezzi, proprio ieri, sul ripristino della distribuzione dei Pin ha parlato di "alcuni giorni") un'amministrazione non possa rilasciare una tesserina, al tempo delle fibre ottiche, delle iper-telecomunicazioni, dei social network, del "24 ore su 24" trasmette un messaggio - soprattutto ai cittadini che in queste ore, ignari, si presentano a Palazzo Cernezzi - arcaico e incomprensibile.
Soprattutto, inscalfibile, cadesse il mondo (e quest'estate, ci siamo andati vicini).
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