Questa è una storia minima. Ma forse merita un'occasione ai vostri occhi, se non altro perché è curioso (ma vero) che la Provincia di Como, cioè un ente "abolito" che però il 12 ottobre va a nuove elezioni, paghi ogni anno la sua rata per i lavori al Porto di Genova.
No, non c'è alcun errore. E' esattamente così. Anche quest'anno, infatti, Villa Saporiti verserà la sua piccola ma paradossale rata di 4mila euro alla Direzione provinciale del Tesoro per opere marittime effettuate dallo Stato centrale nello scalo ligure. Perché accade questa apparente assurdità? Perché è stato sancito per legge molti anni fa che qualsiasi lavoro al Porto di Genova venga finanziato per l'80% da Roma e per il restante 20% "dalle province interessate". E Como, notoriamente, fa dello sbocco sul Mar Ligure e sul Mediterrano una delle proprie ragioni vitali.
Peraltro, la rata 2014 che pagherà la Provincia "abolita" fa parte di un totale di 30mila euro sempre dovuti da Villa Saporiti allo Stato per una serie di versamenti non fatti ma scoperti soltanto nel 2004.
W l'Italia.
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