lunedì 25 agosto 2014

Le foto del pasticcio alla Piscina Sinigaglia: è pericolosa e perde i pezzi. Tuffi solo in Tribunale


Se avevate in mente di recuperare i bagni estivi perduti per il maltempo sguazzando alla Piscina Sinigaglia di Como, lasciate perdere. Non se ne parlerà per un bel pezzo: in quella storica vasca sta affogando un pasticciaccio brutto.


In sostanza, accade questo. Da circa un anno, dai bordi e dal fondo della piscina si stanno staccando come pop-corn le piastrelline del mosaico di rivestimento. Una situazione scomoda di suo ma che soprattutto - come ha messo nero su bianco il Comune di Como nei documenti ufficiali - che "costituisce una situazione di pericolo per gli utenti che potrebbero venire in contatto con le parti spigolose delle superfici della vasca". Da qui, ecco la decisione, nella primavera scorsa, di chiudere l'impianto a partire dal primo luglio (impianto che, vi ricordo, era stato inaugurato nel 2007 dopo una ristrutturazione-calvario durata 6 anni e costata milioni). Il problema è che, almeno nelle intenzioni di Palazzo Cernezzi e di Csu, che materialmente gestisce la struttura, si puntava a permettere di nuovo i tuffi a partire dai primi di settembre. Non sarà così.


Apprendo oggi, infatti, che il Comune ha deciso di portare in Tribunale l'azienda che pose il mosaico che ora perde i pezzi. Tanto che è stato chiesta la nomina di un consulente tecnico per una accertamento dello stato dei luoghi e, di conseguenza, per stabilire chi, come e con quanti soldi propri dovrà rimediare al pasticcio. Inutile dire che, nelle tesi dell'amministrazione comunale, dovrebbe provvedere l'azienda, ritenuta responsabile perché non sono ancora trascorsi i 10 anni di "garanzia" sull'intervento, a norma di legge.
Per ora e per ancora qualche tempo, dunque, gli unici tuffi possibili alla Piscina Sinigaglia di Como saranno quelli tra le carte bollate. Udienza il 2 settembre.

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