Il Comune ha risposto oggi alle richieste di chiarimenti giunte dal Commissario straordinario per la revisione della spesa, Carlo Cottarelli, e dal presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffale Cantone. Cioè da due cariche da far tremare i polsi.
I quesiti vertevano sulla gara per due forniture di energia elettrica in bassa e media tensione (valore un milione e 100mila euro circa), per le quali Palazzo Cernezzi non si è avvalsa dei servizi messi a disposizione dalla Consip, società per azioni del Ministero delle Finanze che funge come una sorta di centrale d'acquisto a servizio delle pubbliche amministrazioni per ottenere beni, servizi o forniture al prezzo migliore sul mercato. L'amministrazione ha comunque replicato spiegando che per quei servizi è vero che non ci si è avvalsi di Consip ma sono state bandite regolari gare che, in concreto, hanno poi comportato un esborso di denaro pubblico uguale o inferiore a quello ottenibile ricorrendo dalla Consip.
A conti fatti, Lucini batte Cantone 1-0.
A conti fatti, Lucini batte Cantone 1-0.
Allego il comunicato ufficiale del Comune di Como
"Rispetto della normativa applicata".
Questa la risposta trasmessa dal Comune di Como, attraverso gli atti emanati, al commissario straordinario per la revisione della spesa Carlo Cottarelli e all’autorità nazionale Anticorruzione, rappresentata da Raffaele Cantone. La richiesta pervenuta al Comune di Como lo scorso mese di luglio riguardava il procedimento di acquisto per la fornitura di energia elettrica in bassa e media tensione (tipologia altri usi) e in bassa tensione per l’illuminazione pubblica (periodo 1 aprile 2013-31 marzo 2014), promosso dal dirigente del settore Servizi Finanziari Raffaele Buononato. In base ad una recente normativa (Legge 135 del 7/8/2012 Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza di servizi ai cittadini, e successive modifiche) le amministrazioni pubbliche per energia elettrica, gas, carburanti rete e carburanti extra-rete, combustibili per riscaldamento, telefonia fissa e telefonia mobile, sono tenute ad approvvigionarsi mediante le convenzioni o gli accordi quadro messi a disposizione da Consip e dalle centrali di committenza regionali di riferimento.
Tale normativa, tuttavia, fa salva la possibilità di procedere ad affidamenti anche al di fuori delle sopracitate convenzioni (Consip e centrali di committenza regionali di riferimento) “purchè conseguenti ad approvvigionamenti da altre centrali di committenza o a procedure di evidenza pubblica e purchè prevedano corrispettivi inferiori a quelli indicati nelle convenzioni e accordi quadro messi a disposizione da Consip e dalle dette centrali di committenza regionali”. Il Comune di Como per la gara bandita per la fornitura di energia elettrica è vero che non si è avvalso di Consip ma ha promosso una gara prevedendo che per tutte le tipologie di utenze, le offerte dovessero proporre tariffe migliorative rispetto a quelle di Consip.
Nella determina di approvazione della gara - uno degli atti trasmessi - è altresì specificato che, come previsto, appunto, dalla normativa, non utilizzando Consip e le centrali di committenza “il contratto dovrà comunque essere sottoposto a condizione risolutiva, con possibilità per il contraente di adeguamento ai predetti corrispettivi nel caso di intervenuta disponibilità di convenzioni Consip e delle centrali di committenza regionali che prevedano condizioni di maggior vantaggio economico”. La gara è stata aggiudicata il 18 febbraio 2013 alla società GALA spa.
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