sabato 2 agosto 2014

Ma il Comune di Como potrebbe davvero dire no a un albergo già costruito e a 1,5 milioni?


Questa mattina il quotidiano "La Provincia" offre un po' di dettagli sul progetto dell'hotel a 5 stelle che dovrebbe aprire in via Borgovico nell'ambito del progetto privato chiamato "Residenze Villa Olmo", il complesso già costruito dalla società privata milanese Gbh. Tre le cose più significative, sono elencate le 163 camere, tra cui le suite con spa interna, una piscina sopraelevata, due ristoranti e un parcheggio interrato. Un parcheggio interrato? Qualcosa non torna.

Facciamo un passo indietro e torniamo a due giorni fa, quando l'assessore all'Urbanistica di Palazzo Cernezzi, Lorenzo Spallino, affidò questo commento al comunicato ufficiale del Comune. "La convenzione che era stata stipulata a suo tempo aveva delle lacune. Grazie al lavoro degli uffici, però, siamo riusciti a chiudere un accordo con la società decisamente favorevole per il Comune. La società Gbh si accollerà per 30 anni gli oneri della manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree boschive dietro la proprietà, un'area di circa 5.500 metri quadri già ceduta al Comune, e anche della piazza e degli spazi per la sosta delle auto (queste ultime ancora da cedere)"
Il comunicato poi diceva che "il via libera alla proposta è arrivato ieri dalla giunta. La stessa Gbh ha presentato nei giorni scorsi una richiesta per un cambio di destinazione d'uso da residenziale a turistico-ricettivo di una parte dell'immobile realizzato al posto dell'ex tintostamperia Subalpina". 
Il concetto lasciato intendere dall'assessore è dunque chiaro: l'affare è molto interessante, ma sarà il Comune a decidere se concedere o meno la variante che trasformerà la struttura da residenziale a ricettiva, cioè gli appartamenti in stanze di un hotel a 5 stelle. Spallino infatti concludeva: "Si tratta di una proposta che sarà valutata dagli uffici". Come a dire: nulla è stato già deciso, l'amministrazione avrà l'ultima parola. Ma davvero è così? Non proprio.

Giriamola così: voi, se foste un assessore, una giunta o un dirigente comunale, direste di no a una società che ha già costruito la struttura che dovrebbe ospitare l'hotel, che da almeno un paio d'anni dichiara ufficialmente che in quella stessa struttura sorgerà un hotel e che ha versato o verserà tra poco un milione e 600mila euro nelle casse comunali? Potete anche rispondere di no, ma sareste obiettivamente poco credibili. Perché di fronte a una tale serie di fatti già compiuti, con un tale esborso di denaro in ballo, forse nessuno sarebbe in grado di porre ostacoli ai promotori dell'iniziativa. 

Per dare sostanza a questi argomenti vi allego con questo link il testo degli accordi già presi nel 2012 tra Gbh e Comune di Como, nei quali si dichiara che per una lunga serie di monetizzazioni in gran parte relative alla piazza già realizzata in via Borgovico (guarda caso un ingresso perfetto per un hotel), i privati hanno versato o verseranno a Palazzo Cernezzi 4 tranche di soldoni per un totale di un milione e 589mila euro. E sapete tra le voci che giustificano questi pagamenti cosa è compreso? La mancata realizzazione del parcheggio interrato previsto in origine a uso dell'intero complesso. Un'opera che venne poi cancellata perché nel sottosuolo la Soprintendenza, a suo tempo, aveva indicato come praticamente certo il rinvenimento di reperti archeologici. Resta dunque da capire se il posteggio sotterraneo di cui torna oggi a parlare l'impresa sulla Provincia sia lo stesso o un altro. E il punto non è secondario.

Ma torniamo a chi decide veramente cosa sorgerà in via Borgovico con un'ultima curiosità. Ricordate che dicevo che già da un paio d'anni la società Gbh era sicura che in via Borgovico avrebbe realizzato un hotel 5 stelle? La prova è sul sito internet del complesso immobiliare, dove alla voce "rassegna stampa" si trova un ampio catalogo di pubblicità del 2013 dove già si parla di hotel a cinque stelle. E - come non bastasse - curiosando sulla rivista specializzata "Dear" compare una vecchia intervista all'amministratore delegato di Gbh, Henryk Plana, dove si raccontano addirittura i dettagli del futuro hotel a 5 stelle di via Borgovico.


Insomma, ben venga un albergo di altissimo livello in città, potrà solo fare bene a Como. Ma forse sostenere che sia il Comune a decidere se si farà o meno, risulta un filo eccessivo, visto che Palazzo Cernezzi, di fatto, asseconderà con ben poco margine di trattativa i voleri dei privati.

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