venerdì 26 settembre 2014

Il grillino Ceruti ha depositato un'interrogazione sulla Gerosa writer che è un capolavoro


Non fatevi ingannare dal titolo, non è una presa di posizione politica.

E' un omaggio all'irresistibile sarcasmo contenuto in un'interrogazione presentata dal capogruppo del Movimento 5 Stelle a Palazzo Cernezzi, Luca Ceruti. Il documento prende spunto dall'ormai celeberrima fotografia scattata domenica scorsa dalla direttrice di As.li.co, Barbara Minghetti, all'assessore alla Mobilità, Daniela Gerosa. Non una foto qualunque, ma un'istantanea che - prima della festa sul lungolago chiuso al traffico e prima della tregenda vissuta dagli automobilisti intrappolati in via Torno - ritrae la Gerosa in shorts, sandalo tedesco e soprattutto bomboletta spray (ecologica) intenta a scrivere brani del "Don Giovanni" sull'asfalto, esattamente come di lì a poco avrebbero fatto molti altri tra adulti e bambini.

Qui arriva Ceruti. Il quale - per la verità come diversi altri comaschi - non ha invece gradito quel gesto, che nell'interrogazione viene definito potenzialmente diseducativo e poco adatto all'immagine istituzionale dell'amministrazione che "si è schierata contro chi imbratta la città con scritte volte a deturpare l'aspetto di muri e monumenti". Peraltro, lo stesso Ceruti presentò una mozione tempo fa per istituire un albo ufficiale dei writers (cosa poi avvenuta) così da distinguere vandali da potenziali artisti.

Nell'interrogazione, però, Ceruti chiede di sapere - con graffiante ironia - che "venga fatta chiarezza se l'assessore Daniela Gerosa sia iscritta all'albo dei writers", che "si chiarisca se fra gli spazi individuati per le opere dei writers vi sia anche il manto stradale sul Lungo Lario Trento" e poi - qui con tono più serio, al limite del serioso - "che l'amministrazione e la giunta prendano una posizione in merito a un comportamento diseducativo che incoraggia l'imbrattamento della città". 
Toni forse eccessivi, questi ultimi. L'ironica provocazione sull'iscrizione della Gerosa all'albo dei writers, però, rimane impagabile.

3 commenti:

  1. e invece il sarcasmo è adatto ad un documento istituzionale? Alla luce del qualunquismo delle domande, per la cui risposta è sufficiente consultare il regolamento, userei anche io una parola che inizia per I e finisce per A, ma non è ironia.
    ps. quanti di coloro che non hanno gradito il gesto sapevano che si trattava di un'iniziativa del Teatro Sociale per promuovere il Don Giovanni e quanti hanno commentato a vanvera senza sapere ciò di cui stavano parlando?
    pps. i solerti grillini faranno anche una mozione di biasimo verso il Teatro Sociale?

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  2. Rispetto la sua opinione naturalmente. Mi chiedo soltanto se in questa città sia ancora possibile non condividere sempre e comunque qualsiasi cosa sfiori il Teatro Sociale. Ho sempre avuto qualche perplessità sui dogmi, tutto qui.

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