lunedì 29 settembre 2014

Lipomo, fuochi per salutare don Mario. E una mano invisibile salva il tetto della Chiesa dalle fiamme


Come giusto che sia, "La Provincia" oggi racconta molto bene e con dovizia di particolari il commosso addio di Lipomo a don Mario Moiola, che ieri - dopo 43 anni - ha celebrato la sua ultima messa. Ma c'è un curioso aneddoto che non sapete.
Mi raccontano infatti alcuni partecipanti alla festosa e partecipatissima cerimonia, che al momento culminante si è verificato un curioso fuoriprogramma che ha fatto scorrere qualche brivido per le schiene dei presenti. Il saluto a don Mario ha avuto come chiusura "laica" della bella giornata una cena per 200 persone nella vicina sede della Pro Loco. E per dare un tocco in più all'atmosfera gioiosa, ha fatto da corollario alla serata anche un breve ma intenso spettacolo pirotecnico.

Anzi, intensissimo. Visto che proprio uno dei primi botti luminosi ascesi al cielo è poi dolcemente atterrato proprio sul tetto della Chiesa. Piccolo momento di panico e inevitabile telefonata ai vigili del fuoco per evitare possibili conseguenze nefaste, visto il piccolo incendio fumoso che ha preso a levarsi verso l'alto.
Per fortuna, niente di serio: giusto qualche scintilla accompagnata da timide nuvolette vaporose, rapidamente domate. Addirittura prima dell'arrivo dei pompieri.
Vista l'occasione: quando si dice una mano invisibile dal cielo.

1 commento:

  1. Credevo fosse solo il recupero dei fuochi di san Vito non effettuati quest'estate causa maltempo... e i Vigili del Fuoco devono lavorare per questi imbecilli.

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