mercoledì 24 settembre 2014

Ticosa, il destino in un giorno: Lucini e Spallino accolgono a Como il capo assoluto di Multi


E' questione di ore. Poi a Como inizierà il più importante incontro di sempre sul destino dell'ex Ticosa.

Venerdì mattina, infatti, il sindaco Mario Lucini e l'assessore all'Urbanistica, Lorenzo Spallino, apriranno le porte di Palazzo Cernezzi all'amministratore delegato di Multi, la società olandese che si aggiudicò la gara per la riqualificazione dell'area 8 anni fa. Sul tavolo - almeno secondo le informazioni in possesso di Comozero - non ci sarà il solito ventaglio più o meno assortito di ipotesi, teorie e programmi generici.

Multi verrà a dire cosa vuole/può fare in quell'area infausta e preda soltanto - dopo il contestatissimo abbattimento del Corpo a C nel gennaio 2007 - di battaglie legali e di una bonifica infinita. Lucini e Spallino indicheranno - quasi a prescindere dalla bellezza e dalla sostenibilità di ciò che dirà l'azienda - una data entro la quale il Comune vuole una certezza definitiva sull'impegno o sul disimpegno dei privati. Potrà spuntare al massimo una data ultima successiva, comunque non troppo lontana, per passare dalle parole alle eventuali firme e (sempre bonifica permettendo) alle ruspe.

La trattativa non si annuncia semplice. Allo stato, l'accordo di massima risalente all'inizio del 2014 parla di un versamento in soldoni di Multi al Comune dimezzato rispetto al contratto di vendita originario (da 15 milioni a circa 7), della costruzione di 150 appartamenti destinati all'housing sociale, della realizzazione di un grande parcheggio non più interrato e di un parco commerciale verdeggiante. Ipotizzata anche una rivisitazione minimale della viabilità, soprattutto sul nodo via Grandi-viale Roosevelt.

Al contempo, Multi (che a causa di circa 900 milioni di debiti è stata rilevata dal potentissimo Fondo Blackstone) è soggetto con un'unica, vera specializzazione: i grandi centri commerciali. Dove si possa realmente trovare un'intesa sostenibile e rapidamente attuabile tra esigenze che appaiono distanti, per ora è un rebus. Ma venerdì il capo di Multi e gli amministratori comaschi proveranno a riuscirci senza la possibilità di ulteriori e infinite dilazioni. Altrimenti, Palazzo Cernezzi è già pronto a mettere in campo un Piano B.
Ne riparleremo.

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