mercoledì 24 settembre 2014

Urla e accuse nella notte: il Pd si spacca ancora sulla Marelli e paralizza il rimpasto a Palazzo Cernezzi


E' stata una riunione al calor bianco quella di ieri sera della segreteria provinciale del Partito Democratico.
E ancora una volta a spaccare letteralmente in due il massimo organismo territoriale del partito (qui gli 11 nomi) è stato il tema del possibile doppio ruolo della segretaria provinciale, Savina Marelli, candidata a diventare anche assessore nella giunta comunale di Como. Una possibilità che, in realtà, lo statuto stesso del Pd non contempla e per la quale servirebbe il voto su una deroga ad hoc. Ipotesi, questa, che una metà più o meno esatta della segreteria provinciale non vuole nemmeno prendere in considerazione.

L'area che contesta duramente ogni scenario di doppio incarico per la Marelli (che a Comozero ha spiegato le sue ragioni) è quella riferibile ai renziani e alla componente che si riconosce in Pippo Civati. In questo senso, nella caldissima riunione di ieri sera, risulta che il vicepresidente del Pd, Riccardo Gagliardi, come già in passato abbia nuovamente invitato Savina Marelli a rinunciare alla segreteria nel caso di ingresso nella giunta di Como. Ma la posizione più forte - a dispetto di un carattere tipicamente mansueto - sarebbe arrivata dall'ex segretario provinciale della Cisl, Fausto Tagliabue, il quale si sarebbe decisamente accalorato sull'argomento, in particolare per il rifiuto pressoché categorico della segretaria provinciale di accogliere la richiesta di evitare il doppio ruolo. Ne è dato un confronto dai toni accesissimi, tra accuse e momenti concitati.

Alla fine, non è emersa alcuna soluzione definitiva (cosa che, di fatto, determina anche la paralisi del rimpasto di giunta in Comune a Como). Unica proposta di mediazione sul tavolo - gradita, pare, anche ai vertici regionali del Pd - quella di un doppio incarico della Marelli a tempo (assessore subito, segretaria soltanto fino al dopo elezioni amministrative della primavera 2015). Su questo scenario l'accordo manca ma sembra l'unico perseguibile per evitare una frattura gigantesca.

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