sabato 20 settembre 2014

Zauli nella lista di Forza Italia, bufera in Fratelli d'Italia. Bulgheroni: "Sarà deferito al regionale"


Ha scatenato una tempesta all'interno di Fratelli d'Italia la scelta dell'ex sindaco di Rovellasca, Sergio Zauli, di candidarsi come indipendente nella lista provinciale di Forza Italia.
Da un lato, infatti, l'interessato (foto sotto), proprio a ComoZero ha commentato così la sua scelta: "Dopo 6 anni alla presidenza del Centro di formazione professionale della provincia ho deciso di mettermi in gioco candidandomi come indipendente nella lista di Forza Italia per le provinciali. Sostegno al centrodestra ma nessun passaggio in Forza Italia". 


Parole che, peraltro, anche il fratello ed esponente di Fratelli d'Italia, Valerio Zauli aveva anticipato: "Sergio non ha intenzione di passare a Forza Italia. Semplicemente, il meccanismo delle provinciali e l'importanza di arginare la crescita della sinistra ha reso opportuna la presenza di un indipendente di area Fratelli d'Italia all'interno di questa lista". 
Ma il passaggio più importante risulta questo: "Sergio - ha detto ancora Valerio Zauli - è stato lasciato libero di candidarsi per coagulare attorno a sé anche tutti quegli amministratori che avrebbero rischiato di trovarsi orfani di una propria rappresentanza e sostenere così la candidatura di un presidente di centrodestra". Trovate entrambi gli scritti tra i commenti al post originario di ComoZero.

Stando a queste due posizioni, dunque, l'ingresso di Sergio Zauli nella lista forzista sarebbe stata una sua scelta libera e sostanzialmente avallata dal partito. In serata, però, questa interpretazione è stata spazzata via dal sindaco di Casnate ed esponente di punta di Fratelli d'Italia in provincia, Fabio Bulgheroni (foto in cima alla pagina). Sulla sua pagina Facebook, infatti, Bulgheroni ha scritto queste parole durissime verso Zauli: "Apprendo dalla stampa che Fratelli d'Italia Como ha stretto accordi con Forza Italia per le elezioni provinciali. Falso ideologico, cioè balla. L'accordo non è stato siglato poiché privo di pari dignità politica. Non corriamo sotto il simbolo di Forza Italia. La scelta di Zauli è frutto di propria iniziativa, non rappresenta alcuna alleanza e lo stesso sarà deferito al coordinamento regionale". 
Difficile - a dispetto delle interpretazioni stesse messe nero su bianco dai due Zauli - non considerare queste parole come segnali di guerra. Se non una scomunica vera e propria per l'ex sindaco di Rovellasca.


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