giovedì 4 settembre 2014

Live - Il futuro di Cavadini, il "veleno" Gaddi-Sgarbi. Il dibattito sulla cultura a Como in diretta


Ore 9:52 - Si muovono le truppe a sostegno dell'assessore alla Cultura di Palazzo Cernezzi, Luigi Cavadini.

Nel pieno delle polemiche per la gestione di Parolario - costretta a Villa Gallia per l'occupazione estiva di Villa Olmo a favore della mostra "Ritratti di città" - la portavoce regionale dei Verdi, Elisabetta Patelli, spezza fior di lancia a favore dell'esponente della giunta. Cavadini, viene definito "elemento di spessore all'interno della giunta, capace di segnare un'inversione totale rispetto all'amministrazione precedente"

Non manca un affondo sul predecessore Sergio Gaddi. "Con lui - afferma Elisabetta Patelli - le mostre erano caratterizzate da grande investimento sulla comunicazione e sugli eventi collaterali, con minore attenzione alla sostanza. Come si evince bene anche dalla dichiarazioni di Vittorio Sgarbi (in un'intervista a Quicomo.it ha elogiato i contenuti dell'esposizione a Villa Olmo, ndr), con Cavadini si ha molto più contenuto e competenza. Sarebbe miope rinunciarvi".

Ore 10:12 -Butti attacca l'assessore e chiede le dimissioni

Il consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Marco Butti, la pensa all'opposto di Elisabetta Patelli e - sulla base della dichiarata volontà dell'assessore Luigi Cavadini - torna a chiederne le dimissioni.
"Con le sue frasi a effetto sulla mostra e su Parolario (entrambe difese ribandendo che non cambierebbe alcuna scelta, ndr), senza tralasciare Expo, Cavadini potrebbe intitolare il suo film "La presunzione e l'arroganza" e essere in corsa per il premio di miglior attore. Nel frattempo, perché l'assessore non attacca qualche manifesto visibile della mostra negli Info-point (foto sotto)? Dimissioni subito".


Ore 10.39 - Psicodramma Gaddi-Sgarbi

Nel dibattito sul futuro dell'assessore alla Cultura in carica, Luigi Cavadini, si inserisce una clamorosa incrinatura del rapporto tra Vittorio Sgarbi e Sergio Gaddi, artefice delle grandi mostre del passato. Gaddi ha preso male la definizione di "mostre un po' rapsodiche" appioppata da Sgarbi ai suoi eventi (mentre è stato elogiato il contenuto dell'allestimento in corso a Villa Olmo). L'ex assessore si è vendicato definendo "cazzata" il giudizio di Sgarbi e ripubblicando sulla sua pagina Facebook un video dove il critico d'arte  (definito comunque "un grandissimo") visitava ed elogiava la mostra su Rubens.

Nessun commento:

Posta un commento