sabato 6 settembre 2014

La sorella del dirigente e l'incarico mai svolto a Palazzo Cernezzi: il terzo, incredibile tassello


Chissà che, a furia di predicare, qualcuno un giorno si senta in dovere di dare - o almeno chiedere - qualche spiegazione sull'incredibile vicenda che si sta svolgendo a Palazzo Cernezzi.

La storia è quella della dirigente del settore Tributi del Comune di Cesate (Milano), Annamaria Buononato, che incidentalmente è anche sorella del dirigente del settore Tributi del Comune di Como, Raffaele Buononato, la quale, dal 24 giugno scorso e fino al 30 settembre prossimo, lavora per 12 ore al giorno anche nell'amministrazione lariana. Come mai? Qui c'è il primo tassello. 

La Buononato si è aggiudicata - tramite procedura di mobilità, battendo concorrenti di ogni dove - il posto lasciato vacante il 16 maggio scorso da un funzionario di Palazzo Cernezzi, andato a lavorare altrove. Quel funzionario era in servizio al settore Reti e Strade guidato dall'ingegnere Pietro Gilardoni. Quindi - avrete già capito - la dottoressa Annamaria Buononato avrebbe dovuto prendere servizio al settore Reti e Strade (a dispetto della specializzazione finanziaria, ma questo è il meno). 

E invece - secondo tassello - la Buononato (che nel frattempo continua a lavorare anche a Cesate e per le ore trascorse a Como viene pagata come dirigente del comune milanese e non come il funzionario che dovrebbe sostituire), dicevo, la Buononato al settore  Reti e Strade non si è sostanzialmente mai vista. Fatto che già definire anomalo - visto che i documenti la vincolano a quelle scrivanie - è poco. Ma ora arriva il terzo tassello.

Nel cercare una motivazione a questa fila di stranezze, ho chiesto di avere copia di un qualsiasi provvedimento che legittimi a norma legge lo spostamento della Buononato dall'ufficio per cui è stata selezionata tramite procedura ufficiale a uno mai citato nelle carte (i Servizi sociali, per la precisione). La risposta del Comune è stata questa: "Non esiste un documento. La dottoressa Buononato è al lavoro ai Servizi sociali e non al settore assegnato in origine perché là c'è una grave carenza di personale". 

Di fatto, quindi, Palazzo Cernezzi ha aperto una procedura ufficiale di selezione del personale per coprire un posto vuoto al settore Reti e Strade. Ha scelto la sorella di un dirigente già in servizio. E poi l'ha messa in servizio in tutt'altro settore, senza un solo documento ufficiale che legittimi questa scelta. Potrebbe bastare. Ma temo non sia ancora finita.


3 commenti:

  1. infatti, non è finita, perché sembrerebbe che tale persona, quando (quando?) arriverà full time al Comune di Como, probabilmente usufruirà dell'orario che prevede due rientri pomeridiani, anziché i 4 rientri pomeridiani, come tutti gli altri dipendenti del Comune di Como (eccezion fatta per quei Settori che hanno orari particolari). o forse è proprio per questo che è stata mandata ai Servizi Sociali? perché li vige il tanto desiderato orario con due rientri? ma poi è legittimo fare una selezione per un determinato Settore e poi essere mandati da tutt'altra parte? perché non è stata fatta una procedura di mobilità per il Settore Servizi Sociali, visto che sarebbe messo peggio del Settore Reti e Strade? ed inoltre che competenze avrebbe la sig.ra Buononato in un Settore così particolare?

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  2. Procedure da profondo Sud del mondo.

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  3. Per quanto riguarda i quesiti, sono gli stessi che porrò domani alla segreteria generale del Comune di Como. La informerò appena avrò le risposte. Grazie.

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