mercoledì 3 settembre 2014

E nella piazza centrale spunta il "predicatore" islamico circondato dalle forze dell'ordine


Nei giorni in cui in tutto il mondo si sta riproponendo il drammatico scontro Occidente-estremismo islamico, un caso clamoroso sta scuotendo un angolo della provincia.

E' accaduto tutto a Cermenate, pochi giorni fa. Intorno a metà mattina, nella piazza centrale della cittadina, è apparso un uomo di origini mediorientali e di religione islamica completamente coperto con una tunica bianca e un turbante nero sul capo. Davanti a lui, un leggìo con quello che molti passanti - non posso confermarlo ufficialmente - hanno individuato come una copia del Corano, e un banchetto con altri volumi. 

Forse soprattutto per il momento storico, molti cittadini di Cermenate hanno espresso dubbi (compreso colui che, di passaggio dalla piazza, ha scattato la foto al volo e che ringrazio personalmente per la collaborazione), perplessità e in taluni casi anche forte inquietudine per quello effettivamente aveva tutti i tratti tipici di un predicatore. La cui presenza - secondo numerosi testimoni - era sorvegliata da almeno 3/4 agenti delle forze dell'ordine che hanno seguito l'evento per tutta la mattina con discrezione e attenzione.
Tantissime le segnalazioni arrivate fino in Municipio quel giorno.

Ebbene, visto il clamore che anche a distanza di ore quel fatto sta suscitando, ho voluto approfondire. E questa mattina, assente per ferie il primo cittadino, ho contattato il vicesindaco di Cermenate, Federica Bernardi. La quale, con estrema disponibilità, ha provato a fare chiarezza sull'episodio.
"Quella persona, sicuramente di religione islamica, aveva fatto regolare domanda di occupazione del suolo pubblico - spiega - Le è stata concessa. Le finalità? L'intento sarebbe dovuto essere un invito alla pace, poi naturalmente non posso sapere nel dettaglio cosa abbia detto, né se sia messo a leggere il Corano, ma non mi risulta. Comunque si è trattato di una presenza di poche ore del mattino, niente di più. So che alcuni cittadini sono rimasti perplessi e me ne dispiaccio, ma la vicenda è tutta qui".

Nulla da eccepire, obiettivamente. Nessun Comune al mondo potrebbe impedire l'occupazione di una piazza, dietro regolare domanda, se non per eccezionali motivi di sicurezza o per temi e/o esposizioni di materiale illegale sotto qualche aspetto. Resta il fatto, altrettanto oggettivo, che anche gli interrogativi dei cittadini risultato del tutto comprensibili, soprattutto alla luce delle notizie che provengono da tutto il mondo.

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