Ve lo ricordate l'annuncio della cittadinanza onoraria conferita dal consiglio comunale di Laglio a George Clooney?
Era il 15 aprile 2004, dieci anni fa e poco più. Il primo cittadino all'epoca era Giuseppe Mantero, ma sia maggioranza sia opposizione votarono all'unanimità il provvedimento. Un gesto simbolico, è vero, ma nemmeno troppo, visto che Clooney a Laglio trascorre molto tempo ogni anno e che - stando al gossip - nell'amata Villa Oleandra si sposerà il prossimo 12 settembre con Amal. Per queste ragioni, due lustri fa, gli amministratori in carica del paese decisero di rendere l'attore un loro concittadino anche formalmente, sebbene con un titolo ovviamente onorario.
Dove si inceppa la storia, però, è subito dopo l'atto politico. Per conferire materialmente la cittadinanza a Clooney, infatti, sarebbe stata necessaria anche l'accettazione formale del diretto interessato. All'epoca, peraltro, la cosa si dava come fattibile visti i numerosi segni anche tangibili di attaccamento alla piccola comunità rivierasca da parte di George. Mantero annunciò diverse volte che la cerimonia di conferimento sarebbe stata pubblica per suggellare l'unione tra il borgo e la star mondiale.
Come è finita? La domanda giusta, in realtà, sarebbe dove è finita l'onorificienza. Nella realtà, infatti, è sempre stata al suo posto: in un cassetto del Comune, almeno idealmente (non esiste, infatti, una pergamena o qualcosa di simile a simboleggiare il tutto). Infatti, risulta che Clooney non abbia mai trovato un mezzo pomeriggio libero per incontrare il sindaco di Laglio e firmare i documenti necessari, magari concedendo qualche foto ai suoi novelli "concittadini" e naturalmente alla prevedibile schiera di fotografi.
Peccato, un bel gesto iniziale, in assenza di un piccolo gesto nel mezzo, si è (quasi) trasformato in un brutto gesto finale.
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