Mancano 25 giorni per non perdere i 5 milioni Cariplo ma di cantieri a Villa Olmo nemmeno l'ombra

Il primo aprile scorso, a Palazzo Cernezzi volarono tappi di champagne: la Fondazione Cariplo aveva appena attribuito al progetto di recupero di Villa Olmo, con annessa realizzazione di un orto botanico nel parco, qualcosa come 5 milioni di euro (qui il comunicato ufficiale del Comune). Quel giorno moriva un'idea, quella del campus universitario al San Martino, altro progetto in lizza, e iniziava la seconda vita della dimora neoclassica. Ma come stanno ora le cose?

No, non è ancora tempo di funerali. Ma qualcosa da capire meglio c'è. Una delle condanne al progetto di campus, infatti, fu l'impossibilità di garantire la il via ai cantieri entro i 6 mesi successivi all'aggiudicazione dei fondi Cariplo (l'altra era il costo esorbitante complessivo). Non una bazzecola, visto che il requisito era tra quelli fondamentali per l'aggiudicazione dei finanziamenti.

Ora, però, è tempo di verifiche anche per il progetto vittorioso, quello di Villa Olmo. Da un punto di vista tecnico, alla scadenza dei 6 mesi mancano 25 giorni esatti. E, finora, di cantierabilità di lavori a Villa Olmo strettamente inerenti il progetto presentato alla Fondazione Cariplo non si è avuta notizia (a dispetto del recente rifacimento dei bagni pubblici e di una serie di incarichi assegnati agli stessi progettisti interessati dall'iniziativa per fasi di studio sullo stato della villa).

E' vero, il buonsenso suggerisce di tenere presente che il periodo considerato deve tener conto della cosiddetta pausa estiva. Ma, in realtà, nel bando Cariplo non era contenuto alcun abbuono di questa natura.

A questo punto, dunque, i casi sono due: o Palazzo Cernezzi, nel volgere di poche ore, sorprenderà tutti con l'annuncio dell'avvio dei lavori. Oppure si dovrà dedurre che qualcosa, sul cronoprogramma, sia andato storto. Il che, in linea astratta, potrebbe persino significare portare al ritiro dello stanziamento da parte della Fondazione Cariplo. Cosa che non accadrà, presumo. Ma una qualche voce ufficiale sul tema sarebbe assai gradita.