martedì 14 ottobre 2014

Casinò di Campione, accordo azienda-sindacati su riduzione di orari e stipendi per un anno. Ma i lavoratori si spaccano al referendum


Scongiurati 170 esuberi al Casinò di Campione d'Italia, mini-taglio degli orari di lavoro e delle retribuzioni più alte, nessuna riduzione di stipendio per i dipendenti che hanno uno mensile pari o inferiore ai 4mila franchi netti al mese (46mila euro su 14 mensilità).

Questi i termini di base dell'accordo tra azienda e sindacati firmato alla presenza del prefetto di Como, Bruno Corda, lunedì scorsa e ratificato sul filo del rasoio da un referendum tra i lavoratori ieri sera stesso. Incredibile, però, l'esito del voto: i favorevoli sono stati 193, i contrari 191, le schede nulle 3. Ma, a dispetto del voto thrilling, ora il via libera all'intesa stabilisce che fino al 30 ottobre 2015 non si potranno effettuare previsti tagli al personale della casa da gioco grazie, appunto, alle riduzioni del monte ore lavorate e delle retribuzioni.

I dipendenti dei giochi lavoreranno 28,5 ore medie settimanali che corrispondono a circa 5 ore e 42 minuti al giorno (meno 10,9%), gli  ausiliari e gli amministrativi 27 ore medie settimanali, quindi circa 5 ore e 24 minuti al giorno (meno 25%), quelli di bar e ristorante 31 ore medie settimanali, quindi 6 ore e 12 minuti al giorno (meno 22,5 percento). In sostanza, sosterrà la riduzione dei costi aziendali chi invece (su una forza lavoro di 522 persone, circa 150 dipendenti) ha una retribuzione lorda annuale di 130mila franchi, con un piano di riduzione graduale. D’altro canto l’azienda si impegna a non avviare le procedure di licenziamento collettivo per un anno, secondo indiscrezioni mai confermate ufficialmente, si sarebbe trattato di 170 unità.

L’accordo sarà valido dal 15 ottobre 2014 al 31 ottobre 2015. Per la durata dell’accordo sono confermate le riduzioni già applicate nel corso del contratto di solidarietà ai dirigenti; peraltro in vigenza del presente accordo non verranno effettuati passaggi "di grado" se non in presenza di giustificate necessità organizzative né verranno attribuiti nuovi superminimi "ad personam”.

L’accordo prevede inoltre che “la Direzione dia corso a ulteriori riduzioni di costi operativi e gestionali anche per quanto riguarda servizi esterni, consulenze e appalti, ferma la necessità di garantire l’efficiente svolgimento di attività/consulenze affidate a terzi, nonché il necessario supporto marketing”. La Direzione è inoltre disponibile a ulteriori confronti, con cadenza trimestrale, a partire da fine novembre 2015 “anche in merito a eventuali necessità strutturali e organizzative e conseguente incremento orario”.

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