lunedì 20 ottobre 2014

Tutto confermato: via gabbiotto verde, macchinetta arancione, pali e teli lerci da viale Geno. Arrivano le stampe antiche. E brava Daniela Gerosa


Sì, anche Daniela Gerosa è stata brava. E' un fatto.
A conferma che da queste parti si raccontano poche bugie (non nessuna, poche), l'assessore alla Mobilità di Palazzo Cernezzi ha appena dato totale e definitiva conferma di questa anticipazione pubblicata il primo settembre scorso. Ovvero che, grazie all'avvio di stamane dei lavori all’imbocco di viale Geno, a breve arriverà a compimento la richiesta di ridare decoro e successivamente abbellire con stampe della Como d'epoca quel tratto di lungolago. Una serie di iniziative nate in primis nella mente del commerciante Luigi Moresi, appoggiato da Confcommercio, ma con il Comune di Como che, va detto, sembra davvero aver fatto presto e bene la sua parte (in collaborazione con l'azienda Sacaim, quella delle paratie).

"Finalmente - commenta ora Daniela Gerosa - oggi siamo riusciti a concretizzare una bellissima operazione, un altro bell’esempio di collaborazione pubblico-privato. Perché il tutto sia concluso dovremo pazientare ancora qualche giorno ma oramai ci siamo". Il progetto prevede la sostituzione dei teli rotti e il posizionamento di una ventina di stampe antiche di Como, tratte dal libro “C’era una volta il lungolago”, scritto da Enrico Levrini ed edito dall’Editoriale Lariana. Il tratto di cantiere su cui verranno posizionate le immagini, in bianco e nero, è lungo circa 60 metri. 

I lavori prevedono, in collaborazione con Sacaim, anche l’eliminazione del gabbiotto verde e della macchinetta arancione all’ingresso del viale e la sostituzione dei pali in legno con pali in acciaio. "Si tratta dei pali su cui poggia la linea elettrica di alimentazione del cantiere delle paratie - spiega l’ingegner Pietro Gilardoni, dirigente del settore Reti e direttore dei lavori del lungolago - Si tratta di una linea elettrica che per motivi tecnici e legali non si poteva far correre insieme a quella già esistente e che per questo aveva comportato il posizionamento di quei pali in legno. Con il tempo, certo, il legno si è deteriorato e adesso saranno posizionati due pali in acciaio".

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