giovedì 23 ottobre 2014

Incontro in Comune con l'esperto per Como nell'Unesco. E' lo stesso che promosse la mostra sull'acqua che Cavadini vuole a Villa Olmo


Alle ore 17, in Comune a Como, si terrà un incontro molto particolare.

Come anticipato proprio a Comozero dall'assessore alla Cultura Luigi Cavadini (qui il post), lo stesso esponente della giunta Lucini, assieme ai consiglieri comunali invitati, ascolterà da un esperto di chiara fama i consigli per avviare ufficialmente la richiesta per l'inserimento di Como e dei suoi monumenti razionalisti nel patrimonio mondiale tutelato dall'Unesco. Fin qui, tutto bene.

Il punto, infatti, è un altro. Quell'esperto dovrebbe chiamarsi Riccardo Bertollini, autorità in materia e, per l'appunto, interpellato in qualità di "project manager" per molte iniziative simili in tutta Italia. A lui, dunque, Palazzo Cernezzi potrebbe affidarsi per iniziare il lungo percorso voluto fortemente, in primis, dal capogruppo della Lista Per Como, Mario Molteni. Anche fino a questo punto, dunque, tutto bene.

Quello che un po' colpisce, più che altro, è il terzo punto di questa vicenda. E cioè che Riccardo Bertollini, fino al 2010, fu presidente anche della Fondazione Dnart. E cioè? Cioè la stessa che tra 2008 e 2009 realizzò la mostra a Milano e Venezia "L'anima dell'acqua". Cioè esattamente quella che Cavadini vorrebbe portare a Villa Olmo tra il marzo e il giugno del 2015 per raddoppiare i grandi eventi in occasione di Expo.
Ora, Bertollini non risulta più a capo della Fondazione che realizzò quella mostra e si occupa a tempo pieno di progetti simili a quello che ora vuole perseguire il Comune. Ma di certo questa perfetta coincidenza tra l'obiettivo Unesco, la mostra a sorpresa di Cavadini e il manager Bertollini è sorprendente. Diciamo.

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