venerdì 17 ottobre 2014

Marzorati, Molteni e la staffetta: "Mario un gentiluomo, sono certa che si dimetterà. In aula farò opposizione costruttiva"


"Ne parleremo in una riunione della lista martedì sera. Ma credo sia impossibile che Mario Molteni non si dimetta. E' un galantuomo e rispetterà l'accordo, sono certa".

Chi parla è Roberta Marzorati, pediatra conosciuta in ogni angolo della città, già consigliera comunale della Lista Per Como tra il 2007 e il 2012 ma ora soprattutto esempio delle distorsioni che possono produrre i meccanismi elettorali. A maggio di 2 anni fa, infatti, Roberta Marzorati risultò la più votata in assoluto ma per i voti non sufficienti raccolti dalla lista, eppure non venne eletta in consiglio. Dove, al contrario, siede in maniera peraltro perfettamente legittima, il suo collega d'avventura, Mario Molteni, in virtù della sua candidatura a sindaco. Tandem fondatore della Lista Per Como, subito dopo il voto Molteni e Marzorati strinsero un patto pubblico: a metà mandato, anche per sanare l'ingiustizia delle elezioni (altri partiti, oggi, hanno consiglieri che presero una manciata di preferenze), il primo avrebbe lasciato il posto alla seconda.

Tutto a posto, dunque? Non proprio, se non altro perché nelle ultime settimane si sono rincorse voci  di ogni tipo: da litigi furibondi dei due alla perdita di interesse della Marzorati a tornare in consiglio, fino alla teorica indisponibilità di Molteni a lasciare lo scranno a dicembre. Ad ascoltare la voce della diretta interessata, tutto piuttosto fantasioso.
"Io e Mario non abbiamo mai litigato - dice sorridendo - Come in ogni esperienza possono esserci state piccole divergenze, ma niente di paragonabile a una lite o cose simili. E' chiaro che non frequentando entrambi il consiglio, ci si sia sentiti forse un po' meno che in passato. Ma è una cosa piuttosto ovvia, nessuno screzio". Ora, però, la scadenza per la "staffetta" (fine anno) si avvicina a larghi passi. Avverrà il passaggio di testimone? Secondo la Marzorati, sicuramente sì.
"Io non solo ho la voglia di tornare in consiglio comunale e di fare politica - afferma senza esitazioni - Ne avverto quasi il dovere per le centinaia di persone che nel 2012 mi votarono, dandomi fiducia. Ho quasi l'obbligo morale di ripagare questi cittadini, tra i quali molti sono rimasti delusi e indispettiti per la mia esclusione anche se è derivata dai meccanismi elettorali".

Dal 2012 a oggi, però, una cosa importante è accaduta: la Lista Per Como è uscita formalmente dalla maggioranza. "Io non potrò che continuare la linea decisa da tutta la lista, non soltanto da Molteni per sua iniziativa - sottolinea la Marzorati - Devo rispettare il sentimento e l'opinione di chi ci ha sostenuto e ha deciso in questa direzione. Dunque siederò all'opposizione, ma come ha sempre fatto la nostra lista: in maniera costruttiva e mai pregiudiziale".
Si ritorna ancora all'umanissimo dispiacere che potrebbe provare Molteni nel dire addio al consiglio comunale. "Lo capisco, quando si è appassionati e si crede in quello che si fa è ovvio che dispiaccia - dice la Marzorati - Ma lo considero un galantuomo, ha dato una parola e la manterrà dimettendosi dal consiglio comunale come abbiamo concordato ai tempi. Spero di non sbagliarmi, ma non credo proprio. D'altronde, come lista civica per noi la trasparenza e la coerenza sono tutto. Altrimenti saremmo un partito come gli altri, ma a quel punto sarebbe snaturato il nostro progetto".

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