E' fortemente contrario al monumento di Daniel Libeskind sulla diga, pur essendo - come lui stesso riconosce - allievo e amico dell'architetto di fama mondiale, con cui ha a lungo collaborato.
Ha recentemente proposto di liberare completamente dal parcheggio delle auto il cannocchiale verso il Monumento ai Caduti. E vorrebbe lo Stadio Sinigaglia "riportato alla sua condizione originale senza orribili gradinate in tubolari metallici, aggiunte in cemento armato ma con ingressi aperti ai cittadini per fare sport".
Lui è l'architetto Attilio Terragni, discendente proprio di "quel" Terragni e ormai professionista più che affermato in proprio. E ora, per dare una platea ufficiale e comasca alle sue idee - no a Libeskind incluso - ha lanciato un evento pubblico tramite la sua pagina Facebook.
"Walter Benjamin li definiva i distruttori, un tipo umano particolare della nostra spiece. Ecco, dopo la diga, lo stadio (il riferimento è una proposta di rifacimento da parte di una società privata, come riporta il Corriere di Como di oggi, ndr). Ma possibile che non si occupino di altro che di attaccare i luoghi magici della citta' per fare scandalo. Invito tutti coloro che credono nell'armonia della città all'incontro che si terrà a Como il 28 ottobre a Villa Gallia per una resistenza ai distruttori della città, con parole di Giuseppe Terragni: " Dove era, come era!".
Non resta che attendere gli inviti ufficiali.
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