martedì 14 ottobre 2014

Libeskind, la delibera di giunta che - nero su bianco - negò la verità: "Nessun costo per il Comune"


Improvvisamente, l'argomento "monumento di Libeskind" non sembra interessare più nessuno. Il piano della discussione pare essersi inclinato verso il disinteresse dopo l'incontro pubblico organizzato da Comune e Amici di Como in Biblioteca, giovedì scorso.

Però, un dettaglio importante ancora mancava ed è stato rilanciato in queste ore dal consigliere comunale di Fratelli d'Italia, Marco Butti. Il quale ha dato un'occhiata alla delibera della giunta da cui tutto iniziò, quella del 30 ottobre 2013 con cui l'esecutivo Lucini - previa esposizione dell'assessore Lorenzo Spallino - diede formalmente il via all'operazione.
Ebbene, come potete vedere in alto, nel verbale di quella riunione si legge chiaramente che per molti mesi non è stato detto il vero ai cittadini e a chiunque si sia interessato alla vicenda Libeskind sul fronte dei costi a carico di Palazzo Cernezzi. Verso il fondo del documento, la frase testuale messa nero e bianco è questa: "Preso atto che a carico dell'amministrazione non graverà alcun onere economico". Come noto, un assunto per nulla vero: dalle casse del Comune usciranno 103mila euro per l'Iva, che potrebbero poi essere soltanto virtualmente "compensati" da opere supplementari realizzate sulla diga dai privati (tendenzialmente, gli Amici di Como).

Come già ebbi modo di scrivere, qui non è tanto - o non soltanto - una questione di cifre (e lo stesso Butti sottolinea "il percorso poco chiaro e trasparente sul tema"). In ballo c'è rapporto di lealtà del sindaco e di Spallino con gli altri assessori, gli altri amministratori e soprattutto i cittadini. I quali, ora, forse nemmeno leggeranno questo articolo perché il tema è passato di moda. Eppure, è un peccato. Perché il rapporto tra l'amministrazione pubblica e i comaschi si gioca molto sulla trasparenza e la fiducia reciproca.
Oppure si incrina.

4 commenti:

  1. Impossibile pensare che il problema dell iva a carico del Comune sia sorto dopo?

    RispondiElimina
  2. No non è impossibile. Ma sarebbe doppiamente grave aver deciso e deliberato senza sapere esattamente come stavano le cose.

    RispondiElimina
  3. Ma è sicuro che l'IVA sia a carico del Comune? All'azienda per cui lavoro è capitato di fare donazioni di una certa entità (soprattutto a ospedali) e l'IVA, calcolata sul valore di mercato del bene donato, l'ha sempre pagata l'azienda.

    RispondiElimina
  4. a quanto ne so la cosa è di legge (in questo caso specifico, potrebbe variare in altri casi ma ci interessa questo) quindi si sarebbe dovuta prevedere, avendo a) cognizione di causa b) la volontà di farlo

    non hanno previsto la ricostruzione del faro d'entrata del porto, e figuriamoci quante altre decine di problemi che sorgeranno.. il problema è che c'è sotto del marcio, e non intendo sotto la diga!

    RispondiElimina