venerdì 17 ottobre 2014

"Denunciò la minaccia del fanatismo islamico". La Lega chiede di intitolare una piazza di Como (all'ex Trevitex?) a Oriana Fallaci


Una via o una piazza di Como intitolata alla giornalista e scrittrice Oriana Fallaci, morta nel 2006.

A proporlo è il consigliere comunale della Lega Nord, Diego Peverelli, che ha presentato una mozione allo scopo. Tra le motivazioni, Peverelli sottolinea che la Fallaci fu "tra le voci fuori dal coro del perbenismo benpensante che avevano visto lontano avvisando del pericolo di imminente islamizzazione dell'Occidente".

"La giornalista fiorentina - prosegue il documento - con grande acume e lucidità fu tra le poche voci dissonanti nel panorama dell'informazione e della cultura che cercarono di descrivere, in maniera realistica, la grave minaccia che il fanatismo integralista islamico avrebbe comportato per le società occidentali". Inevitabili poi i riferimenti all'attualità, "a quanto sta avvenendo in Medio Oriente, Iraq, Siria, dove l'avanzata dell'integralismo mette in discussone le timide aperture verso la democrazia".

Citato anche l'Isis, "che ha recentemente proclamato di voler invadere l'Occidente, distruggere la nostra civiltà ed eliminare gli infedeli". Rispetto al ruolo della giornalista, Peverelli rimarca nella mozione che "è ricordata in maniera pressoché trasversale come voce e testimonianza dei valori della cultura democratica che fa del rispetto del pensiero altrui, pur nella diversità delle idee e delle posizioni, uno dei propri pilastri".
Da qui, dunque, ecco la richiesta al sindaco - che per diventare effettiva dovrà ottenere la maggioranza dei voti in consiglio comunale - di intitolare un luogo pubblico alla Fallaci, sebbene non siano ancora trascorsi i 10 anni dalla scomparsa. Tra le ipotesi per ora virtuali circolate nelle ultime ore, spicca quella per la futura piazza che nascerà sulle ceneri della palazzina Fisac nell'area ex Trevitex di Camerlata.

Peraltro, per una richiesta di questa natura che avanza, un'altra è rimasta per ora bloccata. Ossia, l'intitolazione dell'attuale Sala Capigruppo di Palazzo Cernezzi allo storico ex dirigente del settore Commercio, Arturo Di Giulio, prematuramente scomparso per un male incurabile pochi anni fa. A distanza di oltre un anno dal pronunciamento formale per questa iniziativa da parte della stessa commissione che assegna gli Abbondini d'Oro, nulla si è mosso. Alcuni rumors interni all'amministrazione parlano in un presunto stop da parte del prefetto proprio perché, come prevede la legge, non sarebbero trascorsi 10 anni dalla morte di Di Giulio. Pare però decisamente difficile che le cose stiano effettivamente così, poiché l'intitolazione di una sala comunale non rientra tra le modifiche della toponomastica cittadina e non dovrebbe sottostare ai limiti descritti.

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