C'è chi giura che stamattina all'alba, alla stazione di Como Lago, si sentissero soltanto gli uccellini cinguettare non più disturbati dai treni fermi in riscaldamento e dagli altoparlanti di servizio.
Merito, probabilmente, dell'ordinanza con cui il Comune ha imposto lo stop alla produzione di rumori molesti alle società del trasporto su ferro (cosa da non confondere con limitazioni del traffico, che non viene minimamente toccato).
Evidentemente, però, il problema del disturbo della quiete non albergava soltanto sui binari due passi dal lago. Su indicazione dell'Ufficio Ambiente di Palazzo Cernezzi, infatti, è stata appena varata una seconda ordinanza che mette il silenziatore nientemeno che ai condizionatori troppo rumorosi in funzione alla sede centrale di Como di Equitalia. Anche in questo caso, come per la stazione Como Lago, all'origine dei controlli vi era una denuncia di alcuni residenti e sono già intervenuti per le verifiche sul campo Arpa e i soggetti tecnici che compiono le rilevazioni fonometriche in casi come questo.
Il Comune in sostanza ha chiesto di insonorizzare e abbassare drasticamente i decibel prodotti dal sistema di condizionamento e riscaldamento di Equitalia. E, per una volta, sarà la tanto temuta agenzia a dover ubbidire.
Bene. Ora io aspetto serenamente la prossima cartella esattoriale.
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