domenica 19 ottobre 2014

Il sindaco comasco che frusta i consiglieri regionali: "Guadagno 600 euro lordi al mese, non compro Nutella e mutande con i soldi del Comune. Voi lavorate 2 giorni a settimana per 10mila. E' giusto?"


Giampaolo Cusini è sindaco (riconfermato un anno fa) di Bulgarograsso, eletto con una lista civica.
In questa bellissima lettera aperta, al netto di qualche ovvia semplificazione eccessiva, evidenzia - con quello che a me pare un grido di dolore sincero - l'enorme difficoltà di essere sindaco oggi, anche in un piccolo paese di provincia. Ma, soprattutto, sottolinea lo stridente contrasto tra il suo cellulare che suona nella notte quando le strade sono piene di neve per 600 euro lordi al mese e il ruolo dei consiglieri regionali - anche comaschi - con stipendi da 10mila euro mensili, benefit e agevolazioni assortite, e tutto per - cito il sindaco - "lavorare 2 o 3 giorni a settimana e poi partecipare a convegni e riunioni". Il confine tra la denuncia facile e la verità oggettiva è sottilissima. Vi rimando allo scritto integrale.

Mutande, nutella e tanti soldi.

Qualcuno dira’ che e‘ qualunquismo che e’ sbagliato fare di tutta un erba un fascio, ma poi leggi i giornali e vedi che gli scandali dei rimborsi riguardano tutte le regioni. Certo poi dicono che in Lombardia il consigliere regionale costa meno che da altre parti. Che scoperta, ma parliamo di quasi 10mila euro al mese ed è immorale questo. Che poi in altre parti ne prendono 11, 12 e 13 non è una giustificazione.
Due cose sbagliate non ne fanno una giusta.

Perchè  dico questo? Perchè ieri sera ho visto i nostri presidenti di Regine lamentarsi per i tagli del governo. Al posto di lamentarsi inizino a risparmiare. Noi sindaci lo facciamo da anni e adesso con il patto di stabilita’ per tutti (le Regioni non lo hanno) ancora di più. Non è più tollerabile questa situazione.

Io guadagno 600 euro lordi al mese, non compro mutande e Nutella con i soldi del Comune, non ho la macchina blu, il telefono del comune, la segretaria e spese del gruppo consigliare. Mi pago la benzina, parcheggi, l’autostrada, l’abbonamento del treno e della metropolitana.
Inoltre un sindaco in un comune di 4mila abitanti è sindaco tutti i giorni. I nostri consiglieri regionali “lavorano” due o tre giorni la settimana (consiglio e commissioni). E il resto partecipano a convegni e riunioni. Non gli telefonano di notte se la neve non è fatta via, se è fermo l’acquedotto, se non portano via i rifiuti, se il pulmino della scuola non passa, se il menu della mensa non va bene, ecc. Potrei continuare all’infinito. E noi dovremmo ancora tagliare. E poi guardate le spese della nostra Regione. Contributi a pioggia su tutti i settori. E a chi?

Non vogliono i tagli, rispondo come mi ha risposto un noto esponente politico quando i sindaci, davanti ad un ulteriore taglio dei trasferimenti, volevano riconsegnare le fasce tricolori, e in quell’occasione mi disse: "Nessuno ti ha obbligato fare il sindaco, puoi anche dimetterti”. Adesso la stessa cosa la dico a lui: "Nessuno ti ha obbligato a fare il consigliere o il presidente di Regione, dimettiti". Sono sicuro che, a differenza del sindaco, nessuno si accorgerà che ti sei dimesso (se non il tuo conto in banca).

1 commento:

  1. forse è la volta buona che si incomincia a guardare le cose dal punta di vista giusto?

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