sabato 11 ottobre 2014

Patrocini "a pagamento", Broletto gratis, ingressi a pagamento. Perchè?


Ma perchè?

Perchè (anche) in questa città, Como, si usano due pesi e due misure? Perchè è diventato normale che l'assessorato alla Cultura conceda il patrocinio istituzionale (solitamente riservato a iniziative benefiche o sociali) a lezioni di chitarra a pagamento di una società privata?
E perché - apprendo in queste ultime ore - è normale, senza che un solo amministratore di maggioranza o minoranza sollevi una pur minima domanda, che si conceda la Sala del Broletto gratuitamente agli organizzatori della mostra "L'Oriente di Pasolini" - pur degnissima e culturalmente valida - ma poi questi facciano pagare il biglietto di 3 euro ai visitatori, naturalmente sempre con il patrocinio comunale concesso?

Non è questione che questi atti siano giusti o ingiusti, anche se naturalmente se ne potrebbe discutere. Ma perché ad alcuni sì e ad altri no? Perché per qualcuno il Broletto è gratis e per altri no? Perché qualcuno può far pagare un biglietto prestabilito e altri no? Perché diversi dirigenti di Palazzo Cernezzi mi confermano che si tratta di anomalie, che i fatti stanno effettivamente così, ma tutto si chiude sempre con una risata? Perché, in un senso o nell'altro, non si può codificare meglio questa giungla che genera diseguaglianze e dubbi?

Perchè?

2 commenti:

  1. Città alla deriva,ormai il baratro è vicino.....

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  2. Non capisco che scandalo ci sia nel fatto che un'istituzione patrocini una manifestazione di riconosciuto valore culturale, che abbia un prezzo di ingresso tale da non inficiare tuttavia il profilo no profit della stessa. l'amministrazione riconosce così il valore dell'iniziativa, non può farlo perchè c'è un biglietto d'ingresso?
    Forse, caro luca ti sfugge qualcosa. la mostra costa, costa il noleggio, costa l'assicurazione, costa il trasporto, costa il personale che la tiene, costa la pubblicità, come si fa a coprire i costi?. contributi e patrocini non sono tali da evitere la necessità di finanziamento da parte del pubblico.
    E poi stante il tuo ragionamento sarebbe ancora più uno scandalo la mostra di villa olmo che è a pagamento e dove è il comune stesso che l'organizza; cosa dovrebbe fare in questo caso?
    "Questi che poi fanno pagare ben 3 euro", sono un'associazione che riesce a fare tante cose proprio perchè punta sulla risposta del pubblico e rischia in prima persona. Anzichè cercare bizzarri motivi di polemica dovresti dirci grazie per quanto facciamo in ambito culturale per la città di como.
    Un ultima cosa la manifestazione "Una disperata vitalità", che tu da uomo di cultura quale sei starai certamente seguendo, e di cui la mostra fa parte, ha ottenuto il patrocinio anche del comune di Roma e del comune di Bologna, cosa gli diciamo a questi?
    enzo d'antuono presidente di ARCI Xanadù

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