Ci sono documenti che nascono perfetti, naturalmente ad avviso di chi scrive.
La dichiarazione preliminare della neoconsigliera comunale di "Amo la mia città", Eva Cariboni, è tra quelli. L'intervento di ieri sera in aula ha toccato il tema della trasparenza dei bandi comunali in genere, calando però l'argomento su uno in particolare: quello che Comozero ha definito "sprint" per la concessione di un contributo di 12mila euro a chi vorrà organizzare gli eventi natalizi in città dal 6 dicembre al 7 gennaio prossimi (ce ne eravamo occupati con questo post). Il documento di gara lascia 10 giorni, non uno di più, a chi volesse proporsi per l'evento tradizionalmente organizzato dagli Amici di Como. Poco tempo. Forse troppo poco tempo.
Ma, da qui in poi, nella speranza che la concorrenza che tanto si auspica in generale per il mercato del lavoro valga come concetto anche per gli eventi a beneficio dei comaschi pagati dai comaschi, lascio la parola al "documento perfetto" di Eva Cariboni che potete leggere integralmente cliccando qui.
Leggo nel documento un riferimento al "nostro programma", ma mi risulta che la Cariboni se ne sia andata da quel programma, passando all'opposizione.
RispondiEliminaO forse, più che il programma contava la poltrona e, persa quella, non c'era più motivo di condividere un percorso?
@Fabrizio, Amo la Mia Città, lista di Eva Cariboni, non è passata all'opposizione.
EliminaHanno dichiarato che continuano a condividere il programma, ma si sento liberi di volta in volta di valutare argomenti o posizioni e di votare di conseguenza.
Io ci leggo che se il percorso non cambia strada lo condividono.
io ci ho letto questo, lei qualcosa di diverso?
... quello che non capisco è che se una rassegna, evento, manifestazione ha cadenza periodica, non si riesca a programmare i bandi, le assegnazioni ecc ecc.
RispondiEliminaQuesta lacuna o è voluta oppure dimostra palese incapacità ad amministrare...
la seconda che hai detto...
RispondiEliminaCioè il bando è stato confezionato su misura? Mi sa che qui ci parte la denuncia alla povera consigliera che si è limitata a leggere qualche cosa scritto da altri ... ;)
RispondiEliminaGentile Fabrizio forse le è sfuggito il fatto che l'ass Introzzi si è dimessa di sua volontà quando avrebbe potuto continuare tranquillamente ad occupare quella poltrona a cui lei credo si riferisca nel suo commento. Mi rendo conto che gli italici costumi politici non contemplano le dimissioni come comportamento abituale, per cui rimangono sempre difficili da comprendere, ma se l'obiettivo fosse l'attaccamento alla poltrona era evidentemente sufficiente lasciar passare le brevi polemiche del rimpasto per proseguire tranquillamente ognuno al suo posto.
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