domenica 19 ottobre 2014

Lo scandalo continua: è la volta di due mostre patrocinate dal Comune e con il Broletto regalato ai privati. Meno male che c'è Ada Mantovani


Soltanto Comozero e una consigliera comunale stanno battendo il chiodo su una pratica che ha tratti davvero scandalosi per la gestione del patrimonio e della finanza pubblica, nello specifico la gestione del Broletto da parte del Comune. Fa niente, un blog e la voce a Palazzo Cernezzi di Ada Mantovani (Adesso Como) - ognuno nella più assoluta e totale indipendenza - sono comunque meglio di niente.

Qui avevate già letto due vicende al limite dell'incredibile: lo stemma istituzionale del Comune sul volantino di una società privata che offriva corsi di chitarra a pagamento e poi la sala del Broletto concessa gratuitamente agli organizzatori privati di una mostra con l'ingresso a pagamento, naturalmente patrocinata da Palazzo Cernezzi (piccolo inciso: si è poi scoperto che lo stesso evento ha pure goduto di 2.500 euro di contributo comunale).

Ora il cortocircuito totale in cui è finita la gestione di un bene pubblico prezioso come il Broletto viene alimentato da due nuovi casi. La giunta infatti ha appena concesso nuovamente il patrocinio istituzionale e la sala principale a due privati per altrettanti eventi, gratuitamente e cancellando il pagamento dovuto di 250 euro al giorno. Si tratta della mostra "Toni poetici" che si svolgerà dal 19 ottobre al 9 novembre (il corrispettivo dovuto sarebbe stato di 5.500 euro) e poi di quella intitolata "I colori dell'anima" dal 16 al 23 novembre (il corrispettivo che non incasserà il Comune questa volta sarà pari a 2mila euro).
Quantomeno, i due eventi prevedono l'ingresso gratuito. Ma - sommati agli episodi precedenti - danno l'idea di una gestione incredibile del Broletto, del patrocinio istituzionale e della stessa finanza pubblica legata alla cultura, peraltro in un momento in cui Palazzo Cernezzi piange miseria ogni minuto.

Naturalmente, qui nessuno vuole minimamente eccepire sulla qualità degli artisti che hanno occupato o occuperanno il Broletto con le loro opere. Ma parliamoci chiaro: la gestione dei patrocini, della sala espositiva, della sua concessione e delle piccole partite economiche connesse, rappresenta in questo momento qualcosa di incredibile, senza un criterio logico e alla mercé assoluta di un arbitrio politico.
Si trattasse di paratie e non di cultura e cifre modeste, la Corte dei Conti avrebbe probabilmente di che eccepire.
Per ora - ultimo esempio l'intervento preliminare di lunedì scorso in consiglio comunale - l'ha fatto soltanto la consigliera Ada Mantovani, chiedendo spiegazioni e chiarimenti. L'aula, naturalmente, più che grigia è rimasta sorda. Comozero no.

9 commenti:

  1. Sinceramente, non capisco lo scandalo. Non si dice spesso che il Comune deve valorizzare e aiutare le realtà locali che propongono iniziative di interesse e arricchimento pubblico? Bene, se io Comune valuto meritoria l'iniziativa concedo patrocinio, cui è collegato l'utilizzo gratuito dello spazio, che sia il broletto la biblioteca, San Francesco o villa Erba. Quando si fa pagare c'è polemica perché si fa pagare, quando non si fa pagare c'è polemica perché non so fa pagare.

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  2. Lo spieghi a chi in base a criteri personali di sindaco e giunta deve pagare per eventi assolutamente identici.

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  3. e chi sarebbero quelli che hanno dovuto pagare per eventi assolutamente identici ?

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Ripubblico il commento precedente che, nel tentativo di correggere alcuni errori grossolani di grammatica, ho cancellato.

    L'utilizzo del Broletto è concesso dietro il pagamento di una tariffa di 250 euro al giorno. Delle due l'una: o chi espone opere artistiche è sempre tenuta a pagarla, senza più vincolare il versamento dei privati alla concessione del patrocinio che oggi è dato ad alcuni sì e ad alcuni no deitro insindacabile giudizio della giunta (magari prevedendo eccezioni particolarissime e documentate); oppure si decide di non far pagare mai nessuno, con il relativo danno per le casse comunali. La via di mezzo di oggi a mio avviso genera disparità di trattamento oggettive e troppo arbitrarie. Senza contare che concedere il patrocinio per eventi che prevedono il biglietto di ingresso a pagamento e godono pure di contributi economici comunali è una follia in assoluto. Lei ha tutto il diritto di ritenere giusto il sistema in vigore, io ho quello di considerarlo assurdo.

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  6. Patrocinio e contributo lo hanno anche ad esempio le stagioni del Teatro Sociale che prevedono il biglietto di ingresso : follia?

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  7. Le risulta che il Teatro Sociale sia di proprietà comunale?

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  8. non capisco come si possa concedere gratuitamente la sala del broletto - avrebbe senso solo in caso di manifestazioni legate all'attività del comune ,come mostre per esposizione risultati concorsi, conferenze o premiazioni, ma nel caso di mostre organizzate da privati, a meno che non abbiano finalità di beneficenza, non capisco perchè dovrebbero potere usufruire di tale spazio gratuitamente. la sala del broletto "dovrebbe" essere uno degli spazi di maggiore prestigio a como e quindi ospitare eventi di qualità, magari anche con un biglietto di ingresso, e pagare per l'utilizzo di tale spazio.

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  9. Non mi risulta che il Teatro Sociale sia del Comune e non era quello il punto a cui mi riferivo. Mi riferivo alla frase "Senza contare che concedere il patrocinio per eventi che prevedono il biglietto di ingresso a pagamento e godono pure di contributi economici comunali è una follia in assoluto" dove non si tratta di luoghi.

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