martedì 7 ottobre 2014

La donna che ribalta il dibattito: "L'opera di Libeskind non mi piace. Ma l'arroganza del manifesto dei contrari ancora meno"


Non ho la più pallida idea di chi sia Donatella Miscioscia. Ma è l'idea nuova che "infila" nel dibattito sull'opera di Libeskind che mi ha colpito e mi pare interessante da proporvi (che la si apprezzi o la si contesti, naturalmente).

Beh, cosa ha fatto costei? Ha ribaltato completamente l'accusa principale che il fronte contrario all'installazione del monumento muove da sempre nei confronti di Comune e Amici di Como: una denunciata "arroganza" nella decisione.
E così, proprio scrivendo coraggiosamente sulla pagina Facebook dei promotori della manifestazione "No Libeskind" organizzata per domenica prossima alle 11 sulla diga foranea, Donatella ha invertito i termini, con un ragionamento provocatorio ma ancora più interessante perché lei stessa dichiara che "l'opera non mi piace". Però la pensa così: "Al di là del parere sull'opera, trovo questo appello molto arrogante, dietro a questo parole io non vengo a sfilare assieme a voi. Ci sono altri modi per portare avanti le idee, questo sa di strumentale lontano un chilometro". Insomma, per la prima volta - e da un versante potenzialmente amico, in origine - l'accusa di arroganza viene spedita nel campo dei contrari al monumento, cosa di cui finora si era detto e scritto soltanto per il fronte favorevole.

Per completezza, il manifesto programmatico che contesta Donatella è questo:
"Lucini e Spallino voglio modificare il primo bacino di Como senza aver coinvolto la cittadinanza e senza nemmeno, come suggerito dal soprintendente Artioli, aver valutato l'opera con una commissione qualificata.
Decine e decine di personalità, oltre all'ordine degli architetti e degli ingegneri, si sono espresse contro la posa del mastodontico monumento sulla diga foranea Piero Caldirola di Como ma Lucini e Spallino non ne vogliono sapere. Ci hanno detto inoltre che al Comune di Como il monumento e le conseguenti eventuali opere non sarebbero costate nulla ed oggi invece scopriamo che servono circa 100mila euro pubblici. Lucini e Spallino hanno alzato le tasse e le tariffe al massimo e poi spendono preziose risorse per rovinare il primo bacino del lago? E se anche per alcuni fosse l'opera più bella del mondo, è possibile che sia diventata la priorità' delle priorità mentre il resto della città cade a pezzi per mancanza di fondi?".

Segue l'invito a partecipare all'evento di domenica mattina. Per ora, io seguo un dibattito che si arricchisce di sfumature e idee interessanti, talvolta sorprendenti ma salutari nella sonnacchiosa Como.

1 commento:

  1. Dallo stile della scrittura, l'evento è organizzato da Rapinese palesemente

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