martedì 7 ottobre 2014
Maroni conferma l'anticipazione di Comozero: la Variante della Tremezzina a oggi è una chimera
Sarà certamente un caso. Ma esattamente a 24 ore di distanza dall'articolo pubblicato in questo blog su come stanno davvero le cose sulla Variante della Tremezzina, oggi il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, conferma pressoché riga per riga quei contenuti.
E cioè che, a oggi, soldi e progetti per la maxiopera non esistono (almeno in buona parte). Per il resoconto dettagliato di ieri vi invito a cliccare il link soprastante. Quelle che seguono, invece, sono le parole del numero uno del Pirellone, che conferma come da Milano non arriveranno i 120 milioni che mancano per arrivare al finanziamento di 330 milioni che serve per appaltare l'opera (della quale, peraltro, non esistono progetti né definitivi né esecutivi).
"Nell’ultimo decreto del Governo c’è una misura importante che riguarda un’infrastruttura della Lombardia – ha dichiarato oggi Maroni – la cosiddetta Variante Tremezzina, sul lago di Como, e abbiamo valutato come sia assolutamente insufficiente lo stanziamento da parte del Governo di 210 milioni di euro quando ne servono 330". Un'ammissione sincera: quei fondi mancati non arriveranno dal Pirellone. E allora - qui furbamente - Maroni rilancia la palla tutta nel campo del governo.
"Inoltre – ha aggiunto il presidente – la legge (il riferimento è al decreto Sblocca Italia varato ad agosto, ndr) prevede che si aprano i cantieri entro agosto del 2015 e questo francamente è impossibile. Per cui, visto che il decreto non è stato ancora convertito abbiamo chiesto al Governo e al Parlamento di modificarlo. Questa infrastruttura serve, è utile e vogliamo realizzarla, per cui ci auguriamo che in sede di conversione del decreto venga fatta la modifica che abbiamo formalizzato in un emendamento che abbiamo presentato".
Insomma, i giochi per la Variante si fanno a Roma. Ma il primo colpo di piccone sulla dorsale lariana, a dispetto di alcuni trionfalismi agostani, sembrano lontanissimo.
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