giovedì 9 ottobre 2014

Live blogging - La presentazione del monumento di Libeskind in Biblioteca


È iniziato l'evento di presentazione del monumento di Libeskind alla Biblioteca di Como. Lo seguiremo in diretta.

Ha subito preso la parola il sindaco Lucini: "L'intervento rappresenta una grande occasione per il territorio e una novità assoluta. La collocazione è importante e delicata e quindi è emerso un grande dibattito in città"


Subito una clamorosa contestazione da parte di Forza Nuova dalla platea: "Questa operazione è uno schifo, avete già deciso. Sistemate le paratie piuttosto. Vergognatevi, fate scegliere i cittadini". Dopo le urla i forzanovisti si sono allontanati dalla sala.

Ora tocca a Silvio Santambrogio, presidente degli Amici di Como. Racconta tutte le azioni compiute in città dal Faro alla Fontana di Villa Geno passando per la riapertura della passeggiata. "Volevamo fare qualcosa di emblematico, fine ed elegante per Como. Abbiamo interpellato Libeskind e ha proposto l'opera che il Comune ha accettato. Il nostro spirito è solo fare qualcosa di bello per la città con coraggio e investendo. Il costo dell'Iva? Siamo pronti ad assumercelo".

Palla all'assessore Lorenzo Spallino. Dapprima ripercorre l'iter burocratico. Poi ribadisce che "tra 5 anni l'opera potrà essere tolta" e ironizza sulle poche proteste "per il Casinò di Campione d'Italia e alcuni autosili del lago".


Dal pubblico (uomo con la maglietta a righe) si chiede ad alta voce perché non si può svolgere un referendum popolare e perchè i cittadini non vengano coinvolti. Spallino ribadisce che l'accettazione della donazione da parte degli Amici di Como rappresenta già la scelta finale e definitiva dell'amministrazione.

L'architetto Blengini dello Studio Libeskind ripercorre l'ideazione del monumento. Ve lo risparmio, non cambia nulla rispetto a quanto già noto.

Per il Comune interviene il dirigente Giuseppe Cosenza che rivela come la prima proposta degli Amici di Como risalga al 9 ottobre 2013 e che il valore dell'opera è di 129mila euro. Tema Iva: per quanto riguarda i 103mila euro è confermato che a oggi sono un costo per le casse pubbliche. "Non possiamo dire oggi che l'Iva non sia un costo". Poi però ha aggiunto che in sede di gara si cercherà di eliminarla o ridurla il più possibile. Emerge inoltre che chi fosse interessato a partecipare alla gara per i lavori sulla diga e per montare il monumento dovrà fare un sopralluogo entro il 21 ottobre. In sostanza: le settimane a disposizione per presentare offerte sono 2 in tutto. Quindici giorni per un tema così importante a cui sicuramente parteciperanno gli Amici di Como. Andiamo oltre.

Interviene Fiammetta Lang (Italia Nostra). Ribadisce il no alla collocazione, chiede se siano stati compiuti carotaggi sul fondale della diga e indagini geotecniche. Blengini risponde che i carotaggi sono previsti ma non ancora effettuati ma a oggi il progetto si basa su "studi ereditati dal passato". Fiammetta Lang evoca lo spettro di un rischio paratie-bis. Blengini dice che non esiste alcun rischio che l'opera o la diga possa cedere.
Replica anche Lucini: "Sulla diga abbiamo molti dati puntuali. Capisco le preoccupazioni vista la situazione delle paratie, faremo tutti gli approfondimenti del caso".

Interviene l'esponente dei pro-Libeskind Michele Bollini che ritiene il monumento una grande opportunità per Como e ha espresso grande gratitudine all'archistar.

Sergio Beretta chiede chi si farà carico di imprevisti, eventuali carenze progettuali o spese in più. Cosenza indica progettisti e imprese come responsabili.

Fulvio Valsecchi chiede come sia stata quantificata in 470mila euro la sponsorizzazione tecnica. Cosenza: il valore sarà stabilito dall'offerta dei privati che speriamo presentino un'offerta in rialzo per coprire anche l'Iva.

Dal pubblico un parere favorevole che invita a non trasformare la questione in una guerra tra guelfi e ghibellini e invita a smorzare le drammatizzazioni eccessive.

Lo storico dirigente comunale Flavio Corti chiede ulteriori verifiche sull'impatto del monumento. Blengini sottolinea che sono state fatte simulazioni dell'ingombro e che la soprintendenza ha dato l'ok.

Una donna chiede con toni accorati "chi risarcirà i comaschi se i lavori andassero alle calende greche come tutti i cantieri di Como e visto che abbiamo già il lungolago massacrato?". Spallino replica che "i responsabili delle paratie non sono in questa sala, noi ci assumiamo la responsabilità di risolvere quei problemi".

L'architetto Marco Longatti definisce "parassitaria l'operazione che sfrutta il Lago di Como. Sono anche molto deluso dall'opera in sé che vuole incorniciare il paesaggio ma in realtà è incorniciata dal paesaggio". Al contempo Longatti dice di "non comprendere tanto livore dei contrari soprattutto di chi vuole fare il refeelrendum pet decretare l'intoccabilità della diga. Chi la vuole spostare poi è in malafede o non ha capito un tubo".

Alla domanda se sia stato quantificato il potenziale indotto turistico legato al monumento, Daniele Brunati ha annunciato di voler fare "una grande conferenza stampa al Rockfeller Center di New York per portare il grande turismo americano qui".

Un cittadino chiede agli Amici di Como se non sia possibile intervenire sul verde malconcio della città, Silvio Santambrogio replica che vorrebbero intervenire su viale Geno e viale Varese ma che servono le risorse. A quel punto interviene Lucini che invita a "non esagerare nel dipingere troppo disastrata la città" ma molti presenti protestano per questa affermazione.

Un giovane interviene a favore di Libeskind "senza se e senza ma".

7 commenti:

  1. Noto che l'imntervento dell'Arch. Bollini non è stato per nulla considerato/riportato. Una vera pecca.

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    1. a me pare che sia stato riportato e che anzi ultimamente goda di largo spazio....

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  2. ...meglio, il protagonista della serata è stato D.Libeskind, con "The Life Electric" non l'architetto bollini...

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  3. Perdonate il ritardo, ma volevo precisare che il parere dell'architetto Bollini è stato certamente riassunto nella media di tutti gli altri ed è stato riportato.

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  4. Chiedo cortesemente venia per la mia svista. Grazie.

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  5. Di nulla, nessun problema. A presto.

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